deposito scorie nucleari
24 Gennaio 2024 09:54
(foto depositonazionale.it)
Ecco le dichiarazioni di Patrizia Ferrarotti (Consigliera comunale a Trino), Domenico Rossi (segretario regionale PD Piemonte) e Federico Fornaro (parlamentare PD)
Nell’iter di individuazione del luogo dove andare a realizzare il Deposito Nazionale per i Rifiuti Radioattivi, stiamo assistendo a una progressiva demolizione dei criteri tecnici e scientifici, proprio quelli che dovrebbero garantire la sicurezza dei cittadini e dell’ambiente.
Come se non fosse bastato il colpo di mano di un mese fa del Governo che, attraverso il Decreto “Energia”, ha introdotto la possibilità di autocandidature anche da parte di quei Comuni ritenuti non idonei, ora arriva l’approvazione, in occasione della seduta congiunta delle Commissioni Ambiente (VIII) e Attività Produttive (X) di un emendamento presentato dai Parlamentari di Azione Benzoni e Ruffino e fatto proprio dal Governo, che stravolge ogni logica e che invita, in sostanza, a non tenere in considerazione i vincoli territoriali oppure a procedere con modifiche tecniche del progetto del Deposito Nazionale, pur di realizzarlo anche in un luogo inidoneo, evidentemente con un rischio di esplosione dei costi e di riduzione del livello di sicurezza.
«Una serie di norme cambiate in corso d’opera che sembrano scritte su misura per soddisfare la richiesta inaccettabile di autocandidatura di Trino togliendo le castagne dal fuoco ad un Governo che non vuole assumersi la responsabilità di procedere con serietà fino all’individuazione del luogo più idoneo» il commento di Patrizia Ferrarotti, Consigliera comunale a Trino.
"Tutto questo in un clima di massima ipocrisia politica di Fratelli d'Italia e della destra che governa il Paese. Da un lato il partito a Trino promuove l'arrivo del deposito delle scorie radioattive e al governo nazionale modifica le leggi allo scopo di consentire a comuni non giudicati idonei di autocandidarsi per esserne sede. Dall'altro a Vercelli, in regione e in provincia, lo stesso partito si professa contrario al deposito che sta promuovendo. Giocano sul futuro del nostro territorio, cercando di prendere in giro le persone" aggiunge Maria Moccia, segretaria del PD Vercelli e Valsesia.
«La destra al Governo compie un atto irresponsabile mostrando il suo totale disinteresse per le indicazioni tecniche e scientifiche e di fatto svuotando di efficacia la Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee, con il risultato di mettere in pericolo un intero territorio al quale esprimo tutta la mia vicinanza» la dichiarazione del segretario regionale del PD Piemonte Domenico Rossi che in Consiglio regionale ha denunciato la situazione evidenziando che «il Presidente Cirio ha preso le distanze dall’autocandidatura trinese ma, ad oggi, non ha assunto alcun atto che blocchi questo potenziale pericolo».
Anche Federico Fornaro, che ha portato la vicenda in Parlamento, interviene a commento dell’emendamento approvato dalle Commissioni: «il Partito Democratico, a tutti i livelli, ha sempre sostenuto la necessità di realizzare il Deposito Nazionale, un’infrastruttura strategica per il Paese, ma nel quadro di regole certe e basate su criteri di sicurezza definiti a livello internazionale. Per questo ci siamo opposti da subito all’ipotesi delle autocandidature al di fuori della CNAI, così come denunciamo adesso queste ulteriori modifiche che sono inaccettabili e pericolose».
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