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Un viaggio speciale: quando alzarsi fa la differenza

Al Ciofs-Fp di Vercelli il messaggio di Natale

In ogni epoca e in ogni luogo c’è chi sceglie di alzarsi per fare la differenza. C’è chi risponde a una chiamata, chi segue una luce, chi difende la verità, la giustizia, i diritti.
Il 18 dicembre alcune di queste persone si sono incontrate simbolicamente tutte insieme sullo Scuola Bus Ciofs-Fp, guidato da un Babbo Natale dalle idee chiare e con una patente “universale”.
Prima di far salire i passeggeri, Babbo Natale risponde a una domanda che qualcuno gli rivolge con curiosità:
Perché invece dei regali porti persone?
La risposta è chiara: secondo i principali dati, circa l’80% degli italiani spende oltre 200 euro per i regali di Natale, mentre il 20% della popolazione non ha la possibilità di acquistare nulla. I consumi aumentano, ma le disuguaglianze restano.
«Questi numeri non mi piacciono», spiega Babbo Natale. «Io sto pensando ad altro: ai diritti, alla libertà, alla dignità. Un regalo vale davvero solo se qualcuno ha avuto il coraggio di alzarsi e andare».

Il viaggio comincia così.
Salgono i pastori, che sanno riconoscere una luce anche nel buio. Salgono i Re Magi, che non hanno avuto paura di cambiare strada. C’è posto per chi dona, per chi cerca, per chi non si accontenta di guardare le stelle ma le segue.
Maria e Giuseppe salgono per primi: hanno fatto una scelta silenziosa, fidandosi di una strada non facile. Sono l’immagine di chi non fa rumore ma tiene il mondo in piedi.
Il pullman non è un viaggio comodo. Qualcuno sale con la paura nello zaino, qualcun altro con il cuore che batte forte. Ma chi sale ha già fatto la scelta più importante: si è alzato.
Tra i passeggeri ci sono donne e uomini che hanno segnato la storia:Giovanna d’Arco, che ha difeso il suo popolo pagando con la vita; Rosa Parks, che ha insegnato che anche restare seduti può essere un atto di coraggio; Nelson Mandela, che ha dimostrato come il tempo possa rafforzare i sogni; Malala e Iqbal, che hanno lottato per il diritto all’istruzione e alla libertà dei bambini; Wangari Maathai, che ha ricordato al mondo che anche la Terra ha diritti.
C’è spazio anche per due fratelli, simbolo di una disabilità vissuta non come limite ma come ricchezza: perché crescere non significa fare tutto da soli, ma camminare insieme con rispetto.

  


Sul pullman salgono pastori e re, bambini e leader, chi lotta, chi sogna, chi chiede solo di essere visto per ciò che è.
All’ultimo momento arriva un altro passeggero: Christian Eriksen. Racconta il giorno in cui il suo cuore si è fermato in campo, e di come altre persone si siano alzate per lui, proteggendolo e salvandogli la vita.
«Quel giorno ho imparato», dice, «che la vita si salva insieme».
È questo il messaggio che gli allievi hanno voluto consegnare con la loro festa di auguri: c’è chi si alza per un sogno, per una battaglia, per un bambino, per la Terra, per amore.
Buon Natale. Il viaggio continua con voi.
Ogni giorno la vita ci chiede: resti fermo… o ti alzi?

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