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La "Milano Taranto" nel racconto di Vittorio Berzero

E' stato relatore al Rotary Sant'Andrea

La "Milano Taranto" nel racconto di Vittorio Berzero

La motocicletta non è semplicemente un veicolo; è un sogno di libertà su due ruote, un passaporto per conoscere il mondo, incontrare persone e godere appieno delle bellezze naturali. Questo profondo legame tra la passione per la moto e la cultura è stato il tema centrale della conviviale del Rotary Sant’Andrea, presieduto da Gianluigi Pollone. Relatore d'eccezione è stato il Dott. Vittorio Berzero, un appassionato con un ricco palmarès motociclistico. Vanta risultati nelle competizioni storiche, essendo stato vincitore dell'8 delle Langhe, una gara di regolarità riservata a motociclette storiche, in sella a una BMW del 1951. Uno dei successi più recenti lo ha visto trionfare anche nella Milano-Taranto (rievocazione storica), dove ha conquistato il primo posto nella Categoria Storica 500 cc in sella a una BMW R 51/3. Una passione che è sempre stata presente in lui e che lo ha portato nel 2002 a intraprendere la sua prima gara, in squadra con Claudio Maglioli, in sella a una Ducati Cucciolo. Proprio la “Milano Taranto” è stata il fulcro della sua relazione. Il Dott. Berzero ha spiegato che già a partire dal 1919, vi fu raid motociclistico con partenza a Milano e arrivo a Caserta, ma poi la gara fu sospesa dal 1925. Il suo rilancio avvenne durante il regime fascista nel 1932 e l'estensione definitiva del percorso fino a Taranto, che fu stabilita nel 1937, assunse una marcata valenza politica, per simboleggiare l'unità territoriale e l'influenza della nazione sull'intera penisola.  “Dopo la pausa bellica – ha spiegato Berzero - la gara riprese il suo formato agonistico tra il 1950 e il 1956, fungendo da cruciale test di resistenza (circa 1.400 km in unica tappa) per piloti e mezzi, con la partecipazione di case importanti”. Fu qui che si consacrarono campioni come Luigi "Nino" Castellani, che trionfò nel 1952 su una piccola Laverda 75 cc, insieme ad altri grandi nomi. Berzero ha poi ricordato che l'era agonistica si concluse nel 1957 per motivi di sicurezza pubblica e solo a partire dal 1987, il Moto Club Veteran “San Martino” di San Martino in Colle ha ripreso la tradizione, organizzando una rievocazione storica annuale che ripercorre il tracciato originario. Oggi, la "Mille Miglia delle moto" è una gara di regolarità: “Vince chi è più preciso nel rispettare i tempi in determinati tragitti e le medie orarie prefissate dagli organizzatori, lungo il percorso” ha raccontato. A questa gara partecipa proprio il Dott. Berzero, il quale ha raccontato delle sue esperienze. Ha condiviso con entusiasmo dettagli significativi della sua avventura, descrivendo l'emozione delle partenze mattutine e la magia della socialità e dei tramonti al termine di ogni esperienza. Ma non solo. Durante il percorso si presentano vere e proprie occasioni per gustare la gastronomia locale e ammirare strade e paesaggi che normalmente non si vedrebbero: “Ho solo ricordi belli, al di là della fatica e degli inconvenienti del percorso”. Una passione che continua a vivere in lui sin dalla gioventù: “Per la mia generazione, la moto è sempre stato un sogno condiviso, un mezzo di libertà”.

Erano presenti l’Assistente del Governatore Giorgio Delleani, il Presidente del Rotary Vercelli Alberto Beccaro, il Presidente dei Veicoli Storici Vercelli Lorenzo Casetta, Luciano Blonder, Fabio Ongari ed Edoardo Bodo che condividono la passione e la partecipazione alle gare con Vittorio Berzero.

 

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