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Vercelli

Progetto Biberon: la solidarietà che fa rete

Il ringraziamento alle Forze dell’ordine che hanno aderito alla raccolta di beni di prima necessità per neonati e bambini fino ai due anni

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Nei giorni scorsi si è conclusa l’edizione 2025 di Progetto Biberon, l’iniziativa promossa dal Cav – Centro di Aiuto alla Vita Vercelli odv. L’appuntamento, ormai consolidato, nasce per sensibilizzare alla tutela della vita nascente coinvolgendo operatori istituzionali e Forze dell’ordine – Arma dei carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di finanza e Polizia municipale – che, nel loro quotidiano, entrano spesso in contatto con famiglie fragili e minori in difficoltà.

Il progetto prevede la raccolta di beni di prima necessità per neonati e bambini fino ai due anni: alimenti, vestiti, giochi, ma anche passeggini, seggiolini auto, carrozzine e lettini, nuovi o usati. Non si tratta di una raccolta fondi, ma di un’iniziativa concreta di aiuto e di sensibilizzazione. L’obiettivo è duplice: offrire sostegno materiale e promuovere una maggiore attenzione verso situazioni di disagio e marginalità, purtroppo sempre più diffuse anche nel nostro territorio, rafforzando al contempo la collaborazione tra istituzioni e volontariato.

"Momenti di incontro come questi – spiega la presidente del Cav, Viviana Bombonati – servono a tutti noi, ma soprattutto agli operatori più giovani, per ricordare che fenomeni di povertà ed esclusione possono nascondersi ovunque, anche dove meno ce lo aspettiamo. Un piccolo gesto può davvero cambiare la vita di un bambino e della sua famiglia, generando speranza".

La presidente ha espresso un sentito ringraziamento a tutte le Forze dell’ordine che hanno aderito con disponibilità e sensibilità, anche in momenti di intenso impegno operativo: la Questura di Vercelli, guidata da Giuseppina Suma; il Comando provinciale dei carabinieri con il colonnello Pier Enrico Burri; la Guardia di finanza, rappresentata anche dal precedente comandante colonnello Ciro Natale; e il Comando dei vigili urbani, diretto da Ivana Regis. Un grazie speciale è stato rivolto anche all’Ufficio della Procura della Repubblica di Vercelli, che ancora una volta ha mostrato vicinanza e generosità.

Da oltre quarant’anni il Cav è presente sul territorio con l’impegno di volontarie e volontari che credono in una cultura dell’'esserci reciprocamente': un approccio che mira a integrare competenze e responsabilità per garantire risposte sempre più efficaci ai bisogni di tutela. "Rinnoviamo a tutti l’invito a venirci a trovare nella nostra sede di via Monte di Pietà 65", ha concluso Bombonati, sottolineando la volontà del Centro di rimanere un punto di riferimento stabile e disponibile per la comunità vercellese.

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