Vercelli
21 Settembre 2025 11:00
Lo scorso weekend noi studenti del triennio degli Istituti Cavour e Lanino abbiamo avuto l’occasione di vivere un’esperienza unica partecipando a Risò, la manifestazione che a Vercelli celebra il riso e le eccellenze del nostro territorio Vercellese.
In totale eravamo quaranta ragazzi, coinvolti come parte dello staff organizzativo del Village, impegnati in turni di otto ore giornaliere di PCTO. Fin dal primo giorno abbiamo capito che non si trattava di un semplice evento, ma di una vera e propria esperienza formativa. Ognuno di noi aveva un ruolo specifico: c’era chi stava all’ingresso ad accogliere i visitatori, chi forniva informazioni al pubblico, chi si occupava di girare tra i padiglioni per garantire ordine e supporto e chi lavorava nell’area kids organizzata da Marazzato, accompagnando i più piccoli tra giochi e attività.
Queste mansioni ci hanno permesso di metterci alla prova in contesti diversi, facendoci sperimentare il valore della collaborazione e l’importanza della precisione e della responsabilità. Non era solo un “compito da svolgere”, ma ci siamo sentiti davvero parte di un team, indispensabili per la buona riuscita dell’evento.
È stata un’esperienza affascinante perché, per la prima volta, ci siamo trovati a vivere concretamente dinamiche che appartengono al mondo del lavoro: rispetto degli orari, rapporti con il pubblico, problem solving, capacità di adattarsi a situazioni nuove e imprevisti. Tutto ciò che a scuola impariamo in teoria a Risò è diventato pratica.
Ma non è finita qui, abbiamo avuto anche la possibilità di scoprire e vivere da vicino il nostro territorio: stands, espositori, prodotti culinari e attività ci hanno mostrato quanto sia ricca la realtà vercellese e quanto lavoro ci sia dietro un evento che valorizza tradizioni e innovazione. Per molti di noi è stato anche un momento di crescita personale: ci siamo conosciuti meglio, abbiamo lavorato fianco a fianco con compagni di classi diverse e abbiamo imparato a fidarci l’uno dell’altro.
È emerso lo spirito di gruppo e questo ha reso le giornate più leggere e stimolanti.
Guardando indietro, possiamo dire che il PCTO non è stato un obbligo scolastico, ma un’opportunità vera e concreta. A Risò abbiamo compreso che il lavoro non è solo fatica, ma anche soddisfazione, soprattutto quando si vede il risultato del proprio impegno. Questa esperienza resterà per noi un ricordo speciale, perché ci ha insegnato che il futuro non è poi così lontano: sta già iniziando, passo dopo passo, anche grazie a occasioni come questa.
Un sincero grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questa esperienza: ai professori che ci hanno seguito con disponibilità, pazienza e fiducia, aiutandoci a prepararci e sostenendoci durante le giornate intense, e a chi ha creduto in noi anche quando eravamo un po’ inesperti.
Un ringraziamento speciale va agli organizzatori del festival Risò per averci dato l’opportunità di partecipare come parte dello staff, fidandosi di noi e affidandoci compiti concreti: senza il loro supporto non avremmo potuto sperimentare così direttamente il senso di cosa vuol dire lavorare in un contesto reale, ringraziamo in particolare le dottoresse Krizia Ribotti Giraudo e Giani Alessandra che ci hanno seguiti durante la formazione.
Infine grazie a tutti i compagni con cui abbiamo condiviso queste ore. Le fatiche, le risate, le sfide, perché è stato grazie al lavoro di squadra che abbiamo potuto vivere qualcosa di speciale.
Sofia Giganti
Classe 4A SSAS - Istituto professionale Lanino
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