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Qualità della vita

Asl Vercelli: al via il progetto di attività fisica adattata

Un progetto inclusivo in collaborazione con le associazioni e gli enti interessati

Anziano ginnastica

L’Attività Fisica Adattata (A.F.A) è un progetto che mira a migliorare la qualità della vita, prevenire l’aggravarsi di malattie croniche e favorire il benessere psicofisico, soprattutto tra le persone con ridotta capacità motoria o affette da patologie croniche stabilizzate.

L’Asl Vercelli muove il primo passo per l’avvio del progetto inclusivo che si propone di migliorare la qualità della vita attraverso programmi di attività motoria di gruppo, non di tipo sanitario, promuovendo stili di vita attivi e contrastando la sedentarietà. L’obiettivo dell’Asl è avviare le collaborazioni con le associazioni e gli enti interessati a partire dalla fine dell’estate.

Il progetto è promosso dalla Struttura Complessa Recupero e rieducazione funzionale diretta dalla dottoressa Monica Gasparini, dalla Struttura Complessa Distretto diretta dal dottor Germano Giordano e, nell’ambito del Piano locale di prevenzione (PLP) coordinato dalla dottoressa Antonella Barale e dal Dipartimento di prevenzione, diretto dalla dottoressa Elena Pavoletti.

La dottoressa Gasparini sottolinea che «L’A.F.A. è un intervento non sanitario basato su evidenze scientifiche con dimostrata efficacia nello sviluppo di una maggiore resistenza allo sforzo, nella riduzione del dolore, nel miglioramento delle performance cardiovascolari e polmonari. Investire in questo percorso significa promuovere salute, dignità e miglioramento della qualità della vita. È fondamentale che Enti, Associazioni e anche i Comuni aderiscano e collaborino attivamente, affinché l’iniziativa possa svilupparsi in maniera capillare su tutto il territorio dell’Asl VC». Tra queste realtà, Monica Gasparini esprime «un ringraziamento particolare all’Associazione Parkinson e alla UISP (Unione italiana Sport per Tutti) di Vercelli, che hanno già aderito al progetto, dimostrando sensibilità e impegno concreti verso la promozione della salute e del benessere della comunità».

Gli enti, le associazioni, le istituzioni e i privati possono comunicare la propria candidatura compilando la manifestazione d’interesse al fine di diventare partner erogatori dei corsi A.F.A. Le realtà interessate ad aderire al progetto A.F.A. possono proporre programmi di attività motoria adattata dedicate a diverse condizioni cliniche stabilizzate. I corsi devono essere condotti da istruttori qualificati (laureati in Scienze delle attività motorie preventive e adattate o titoli equipollenti) e possono svolgersi in palestre, piscine o altre strutture non sanitarie idonee.

I percorsi previsti includono attività A.F.A. per le seguenti patologie:

  • Malattia di Parkinson e parkinsonismi
  • Lombalgia
  • Ictus ischemico ed emorragico
  • Malattie reumatologiche (es. artrite, artrosi)
  • Osteoporosi
  • Fibromialgia
  • Linfedema (in acqua)
  • Sclerosi multipla

Le attività devono essere modulate in base alle capacità residue dei partecipanti, con l’obiettivo di migliorarne la forza, la coordinazione, l’equilibrio, la postura e la qualità della vita.

I destinatari del progetto sono persone con limitazioni motorie causate da condizioni cliniche stabilizzate, escluse quelle con patologie acute o in fase post-acuta che necessitano di cure riabilitative specifiche. L’accesso ai corsi avverrà su proposta del Medico di medicina generale o dello Specialista, che, dopo valutazione clinica, indica il percorso A.F.A. più idoneo.

Tra gli obiettivi principali del progetto figurano: contrastare la sedentarietà e l’isolamento sociale, ridurre il rischio di cadute e la riacutizzazione di patologie croniche, migliorare la qualità della vita e il benessere psicofisico.

Il direttore generale Marco Ricci, esprime la soddisfazione dell’Asl per questa iniziativa: «L’avvio del progetto è un passo concreto verso l’assistenza alla cittadinanza, che va oltre gli ambienti ospedalieri e favorisce il benessere psicofisico dei soggetti fragili nella propria quotidianità».

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