FNP CISL – Piemonte orientale
5 Settembre 2025 11:28
Il Piano Socio Sanitario Regionale deve essere un’opportunità e non un’occasione persa.
Nei giorni scorsi la Regione Piemonte, dopo aver presentato la bozza del nuovo piano socio sanitario per il quinquennio 2025/ 2030, si è detta disponibile a dilazionare di qualche settimana la sua approvazione, per dare modo a tutti i portatori di interesse, Organizzazioni sindacali confederali comprese, di effettuare le osservazioni di merito, da portare al tavolo negoziale; questo rappresenta un significativo primo passo da parte della Giunta regionale nei confronti delle parti sociali, come ha già ben evidenziato il segretario generale della Cisl Piemonte, Luca Caretti.
Per quanto riguarda il nostro territorio, una attenta valutazione del piano, unita a stringenti osservazioni propositive, diventa particolarmente significativa: dati alla mano, infatti, la provincia di Vercelli risulta avere un indice di invecchiamento pari a 256,5 (dato del 2023), con un rapido aumento rispetto al dato del 2020, quando l’indice era di 242,8.
Ricordiamo che l’indice misura le persone con età superiore a 65 anni ogni 100 giovani tra 0 e 14 anni; la nostra provincia è caratterizzata da processi di invecchiamento significativi, con valori di indice di vecchiaia più alti rispetto alla media nazionale, che è di 199,8, e al 3° posto tra le 8 Provincie piemontesi, processi che impongono già oggi una attenta e puntuale analisi dei bisogni di cura e della effettiva presa in carico delle persone non-autosufficienti.
All’atto pratico, ciò significa la presenza di una fascia di popolazione sempre più ampia che ha necessità di accedere ai servizi socio- sanitari integrati, a fronte della permanenza di problemi, come la scarsità dei medici di Medicina Generale e la situazione critica delle liste di attesa, ed il solo fatto di essere problemi di tutto il territorio nazionale non ne diminuisce la gravità a livello locale.
Anche le misure prese per abbattere le liste d’attesa non sono, secondo la Cisl Pensionati, esenti da criticità: il rischio è infatti che delle “misure tampone”, dettate dalla necessità di far fronte alla congiuntura, impediscano ancora una volta una visione a largo raggio e una reale programmazione del futuro della nostra sanità. Inoltre, il PSSR presentato dichiara la volontà di rafforzare l’integrazione tra Sanità e Sociale ma non definisce strumenti operativi, risorse dedicate o modelli territoriali, pertanto il rischio è che rimanga solo sulla carta e che il “Sociale” venga fagocitato dal Sanitario.
Diventa auspicabile, in quest’ottica, un raccordo tra Asl, Sindacati e Politica Locale, attraverso l’istituzione di tavoli negoziali dove siano individuati ed analizzati i reali bisogni della popolazione, al fine di poter incidere sugli atti successivi già previsti nel PSSR.
La Cisl Pensionati, dal canto suo, ribadisce l’impegno a proseguire nell’attività di contrattazione sociale, di concerto con la propria Confederazione e le altre Organizzazioni sindacali confederali, perché solo attraverso il dialogo ed il confronto si può esercitare una reale rappresentanza delle cittadine e dei cittadini della nostra provincia.
Il Segretario Generale FNP CISL – P.O.
Roberto Bompan
Copyright © 2020 FONDAZIONE LA SESIA via Quintino Sella 30, 13100 Vercelli Reg. Imprese VC C.F. 00146700026 - P.IVA IT 00146700026 - R.E.A. VC44243
Powered by Miles 33
Commenti
Condividi le tue opinioni su La Sesia