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Amministratori di sostegno: un manuale per proteggere i fragili

E' stato presentato da Lella Bassignana, referente del Nodo contro le discriminazioni della Provincia di Vercelli

Amministratori di sostegno: un manuale per proteggere i fragili

«Fornire gli strumenti fondamentali per un supporto agli amministratori di sostegno e ai loro famigliari nello svolgimento del proprio ruolo di protezione delle persone fragili»: questo l’obiettivo del Manuale sull’Amministrazione di Sostegno e il Prontuario Amministrazione di Sostegno e Scelte Terapeutiche presentato martedì da Lella Bassignana, referente del Nodo contro le discriminazioni della Provincia di Vercelli.
«Si tende a identificare l’amministratore di sostegno come il soggetto che cura per il beneficiario la gestione patrimoniale – prosegue Bassignana - ma c’è anche una parte di natura personale, in cui rientrano tutti gli atti o le decisioni che riguardano la tutela della salute fisica e psichica della persona e la cura della stessa, compresa la facoltà di mediare con i Servizi socio assistenziali la scelta della collocazione residenziale più adeguata ai suoi fabbisogni».
«Quotidianamente - continua Bassignana - sono molte le persone che combattono per stimolare e sensibilizzare la società in cui vivono sui loro bisogni e diritti e su quelli delle loro famiglie, cercando con tutte le loro forze di promuovere un concetto di dignità della vita umana e della persona non riconducibile unicamente alla residua efficienza delle funzioni del corpo. Una sfida, senza dubbio, difficile ed impegnativa che coinvolge anziani, minori, persone con disabilità o che lo sono solo temporaneamente».
Il riconoscimento della dignità dell’esistenza di ogni essere umano, ha sottolineato la referente del Nodo - deve essere il punto di partenza e di riferimento di una società che difende il valore dell’uguaglianza e si impegna affinché la malattia e la disabilità non siano o diventino criteri di discriminazione sociale e di emarginazione. Sono necessari progetti individuali, politiche di assistenzialismo, azioni di inclusione, misure di sostegno, interventi che non prescindano in alcun modo dalla centralità della persona e dai bisogni concreti di una parte sempre più ingente della popolazione. Nella nostra società parlare di disabilità, fragilità, malattia, anzianità crea disagio; come se tutto ciò non appartenesse anche alla nostra vita di ogni giorno».
«La figura dell'amministratore di sostegno – ha affermato il presidente della Provincia Davide Gilardino - istituito con la legge 6/2004, è stata introdotta per aiutare e tutelare le persone prive in tutto o in parte di autonomia. Si tratta di una misura personalizzata di tutela, che mira a conservare, quanto più possibile, la capacità di agire della persona, prevedendo una forma di supporto esclusivamente per le funzioni che essa stessa non può compiere autonomamente. Chiunque può ricoprire il ruolo di amministratore di sostegno, non solo i membri della famiglia della persona fragile, anche avvocati, personale dei Consorzi socio-assistenziali o semplici cittadini».
L’Ads può infatti anche essere, un volontario, un professionista (avvocato, commercialista, ecc), un ente (fra i quali anche Servizi sociali o Asl).
L’ amministratore di sostegno, oltre a compiere le specifiche attività previste dal decreto di nomina, deve sempre affiancare la persona beneficiaria nelle decisioni importanti e delicate relative al suo progetto di vita (dove vivere, come curarsi; non è colei o colui che si occupa esclusivamente di risparmiare i soldi della persona beneficiaria ma, valutate la specifica condizione di vita di questa e le relative circostanze sociali ed economiche, è in grado di comprendere, valorizzare e soddisfare i suoi bisogni con le attività più adeguate, coinvolgendola quanto più possibile nelle scelte.
Ad introdurre la conferenza stampa, il video messaggio del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio che, nel suo intervento, ha sottolineato quanto sia importante «garantire alle persone che non possono provvedere a se stesse di essere tutelate e affiancate nella quotidianità: è un dovere delle istituzioni».
Il manuale sarà fornito a tutti i Comuni della provincia, all'Asl, agli Ordini di avvocati, commercialisti, notai, psicologi, consorzi socio-assistenziali e a tutti gli enti e i punti appartenenti al Nodo. In cartaceo o con un qr code dove scaricare la pubblicazione.

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