Vercelli: la fotogallery
di Andrea Giardina
28 Aprile 2025 17:44
Da Lampedusa a Sant’Andrea: la Musica della Solidarietà.
Questo il titolo del concerto benefico, eseguito dall’Orchestra dei Popoli, che si è tenuto domenica 27 aprile nella Basilica di Sant’Andrea a Vercelli. L’ingresso era libero, con offerta a favore del Gruppo Restiamo Umani.
Tommaso di Lauro, presidente del Meic di Vercelli, ha introdotto il momento di riflessione che ha preceduto il concerto, cui hanno preso parte diversi relatori: «Credo che la musica e le testimonianze di oggi possano offrire speranza e integrazione: le note che ascolteremo ci ricordano che siamo tutti parte di un’unica umanità». Tra gli intervenuti, anche Maurizio Ambrosini, professore all’Università di Milano e vicepresidente nazionale del Meic, Roberto Rosas, presidente della Cooperativa Sociale Igea, Pier Luigi Ranghino, presidente della Chiesa Evangelica Metodista di Vercelli, e Daniela Carlone, referente del gruppo Restiamo Umani di Vercelli. Era presente anche il sindaco di Vercelli, Roberto Scheda, che ha voluto ricordare Papa Francesco: «Il fatto che voi siete presenti testimonia che è un Papa che ricorderemo, per i suoi valori, per la sua missione e per il suo impegno per la pace e per il disarmo». Scheda ha poi letto alcuni passaggi significativi del Pontefice, pronunciati nel 2013 a Lampedusa: «Chi ha pianto per queste persone che erano sulla barca? Siamo una società che ha dimenticato l’esperienza del piangere. La globalizzazione dell’indifferenza ci ha tolto la capacità di piangere».
Nel suo intervento, Ambrosini ha tracciato un bilancio pesante: «Secondo l’ultimo aggiornamento dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni in Libia, la rotta del Mediterraneo centrale continua ad essere una delle più mortali al mondo per i migranti. Dal 1° gennaio al 19 aprile 2025, almeno 114 persone hanno perso la vita e 180 risultano disperse nel tentativo di raggiungere l’Europa attraversando il mare». Ambrosini ha inoltre ricordato come già nel 2013 Papa Francesco, agli albori del suo pontificato, avesse sentito l’esigenza di recarsi a Lampedusa «a compiere un gesto di vicinanza, ma anche a risvegliare le nostre coscienze perché ciò che è accaduto non si ripeta». In una Basilica di Sant’Andrea gremita, l’Orchestra dei Popoli – composta da musicisti provenienti da diversi Paesi, rappresentando un esempio riuscito di multiculturalismo – ha allietato il pubblico con una rassegna di brani popolari provenienti da Grecia, Libano, India, Albania e Giappone.
Gli strumenti musicali, realizzati con il legno delle imbarcazioni dei migranti sbarcati a Lampedusa, custodiscono un forte valore simbolico, come sottolineato da don Mattia Ferrari, cappellano di Mediterranea Saving Humans, in un messaggio audio: «Dalle sofferenze può nascere il riscatto della speranza: ciò avviene quando c’è la solidarietà. Questo è quello che fanno diverse realtà, compresa Mediterranea Saving Humans ed è quello che Papa Francesco ha sempre insegnato al mondo intero. Avere il coraggio di toccare con mano le ferite dell’umanità e di aprire il proprio cuore».
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