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Il ricordo

Carla Novella Zacconi, il sorriso più bello dello sport vercellese

Le vicende storiche e l'eredità sportiva lasciata alla città

Carla Novella Zacconi

Carla Novella Zacconi (prima a sinistra) a una conviviale Panathlon

Lo sport vercellese perde il suo sorriso più bello e storico, testimone di molti passaggi chiave, sempre da protagonista.

Gli occhi grigio-azzurri profondi e sinceri di Carla Novella Zacconi, spentasi mercoledì 29 gennaio 2025, all’età di 97 anni, quelli, però, rimarranno per sempre indimenticabili. Carla è stata “LA” Ginnastica di Vercelli e della Pro Vercelli per tutto il secolo scorso e anche nel nuovo millennio. Nata a Vercelli il 24 aprile del 1927, la passione per lo sport, per la corsa, l’aveva respirata in famiglia, sino al suo debutto agonistico con l’affascinante tessera della Sezione Atletica della Unione Sportiva Pro Vercelli sulla pista in carbonella nera del Robbiano da pochissimo inaugurato (era il 1932), il 10 giugno 1940. Suo “collega” e maestro, nientemeno che quel fenomeno di Giuseppe “Palo” Fantone. Quel giorno, vinse gli Juveniles della corsa ad ostacoli, mentre l’altoparlante dell’impianto di via Massaua annunciava l’ingresso in guerra dell’Italia.

Se un soffio al cuore fermò la traiettoria agonistica di Carla (che diverrà giudice di gara dalla Federazione Ginnastica Italiana), decisivo sarà invece l’amore e il progetto di vita con un grande e bellissimo ginnasta e geometra vercellese, l’indimenticato Dante Zacconi (conosciuto nel 1945, nei primi gironi del Dopoguerra, durante un ballo), che sposò nel 1951 e che divenne factotum della Società Ginnastica Pro Vercelli prendendone il testimone dal’epico Marino Frova (sino alla prematura scomparsa nel 1984), una delle società sportive più antiche d’Italia, essendo nata (o meglio stata iscritta alla Federazione Italiana Ginnastica) l’11 luglio del 1892 (e quindi anche prima, come datazione effettiva di nascita del sodalizio). Nel frattempo, per Carla Novella Zacconi, il successo nel Concorso Magistrale ne determinò 30 di insegnamento.    

Scomparso Dante (il 22 ottobre 1984), il testimone di direzione della Pro Ginnastica passò a lei, assunto con dolore trasformato in fierezza, orgoglio e propositività. Lo stesso meraviglioso ‘bacillo’ poi trasmesso negli anni alle figlie Federica e Maria Paola (a loro volta insegnanti e manager) e al nipote Simone Biglietti Zacconi che oggi è presidente “SG”, che ha sede presso quel gioiello che è l’antica colonia elioterapica fluviale “Maria Pia ed Elena di Savoia” di Corso Rigola n.150 (già “Viale Regina Elena”), notevole (anche se al momento colpevolmente sottovalutato) esempio di architettura razionalista, la cui costruzione è datata 1936 (inaugurata il 25 luglio 1937), progettata dall’allora Uffici Tecnici Comunali supportati dall’Ingegner Architetto Giuseppe Rosso, sotto impulso del Podestà Filippo Melchior e del Federale Paolo Zerbino. Una intuizione proprio di Carla, che nel 1978 riuscì pervicacemente a strapparla in concessione dalla Regione (e quindi dal Comune,  a cui era passata - sempre in concessione - al Comune nel 1990) e la fece pazientemente ristrutturare, salvandola da un sicuro abbandono e disfacimento.

Proprio nel 2024 la struttura (che attualmente, oltre alla SG Pro Vercelli, ospita anche l’Associazione Nazionale Alpini, la Boxing Pro Vercelli e il centro sociale Mattone Rosso) è passata in comodato d’uso gratuito dalla Regione al Comune di Vercelli, che realizzerà nei prossimi mesi decisivi interventi di adeguamento, salvaguardia e ristrutturazione. È lì che la SG Pro Vercelli ha forgiato centinaia di piccoli grandi atleti e ginnasti vercellesi, seguiti anche a livello di affettuosa istruzione, divertimento e disciplina, quasi famigliare, vero tratto distintivo di questo club così unico e prezioso.

Socia entusiasta (come tutto quello che “toccava”) e storica del Panathlon Club di Vercelli (negli anni le era stato riconosciuto l’attestato di Fedeltà Panathletica), così come quello dei Veterani dello Sport: “Ci mancherà, mancheranno a tutti i suoi ricordi, i suoi racconti, la sua testimonianza”, sussurra commosso, al telefono, il presidente del Panathlon Club Agostino Gabotti), rimane memorabile la serata di celebrazione dei 130 anni di vita del sodalizio bianco, in cui al Modo Hotel furono esposti meravigliosi cimeli, tra cui il leggendario diploma. Su tutti, Carla ha avuto infatti anche il merito di conservare anche e soprattutto il mitico Medagliere della Pro Vercelli, con tutte le medaglie vinte nella ginnastica e anche nel calcio nel secolo scorso e conservato nel caveau della Cassa di Risparmio di Vercelli, poi Biverbanca e ora Banca di Asti di via San Cristoforo. Probabilmente uno dei cimeli più importanti dello sport italiano, dal valore incommensurabile.

 

 

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