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Istituto Lagrangia

“Amarcord Vercelli”: arte e terapia che uniscono le generazioni

Studenti protagonisti di un progetto sull'Alzheimer

Centro alzheimer Le Magnolia

Il cortile interno alla struttura "Le Magnolie"

L’istituto Lagrangia di Vercelli protagonista di un progetto su decadimento cognitivo e Alzheimer.

Il 2025 inizierà proprio con la presentazione dei lavori di “Amarcord Vercelli. Con la mente e con il cuore”, in programma mercoledì 8 gennaio alle 10, nel Centro diurno "Le Magnolie" di via Tripoli 31. Le attività hanno avuto inizio con un corso di formazione pensato per divulgare agli studenti tematiche legate al decadimento cognitivo ed erogato dalla piattaforma Dementia Friendly Italia.

Successivamente studenti e docenti hanno fatto visita al Centro diurno “Le Magnolie” (gestito dalla cooperativa sociale “La Cometa assistenza”), nella storica e splendida Villa Bertinetti, dove vengono forniti assistenza qualificata e supporto agli ospiti affetti da varie forme di demenza, mediante attività di stimolazione cognitiva, terapia occupazionale e momenti di relax e socialità. «È stata questa una valida opportunità per conoscere significative storie di vita e problematiche connesse all’invecchiamento – spiegano i promotori del progetto - L’esperienza ha avuto anche un’efficace ricaduta dal punto di vista orientativo, in quanto ha offerto una panoramica delle professionalità coinvolte in quel particolare contesto».

E proprio dalla positiva collaborazione tra il personale della scuola e del centro residenziale e dall’unione delle rispettive competenze, è scaturito il progetto “Amarcord”. Attraverso un percorso culturale e creativo, gli studenti hanno esplorato la città di Vercelli, documentandone scorci e luoghi simbolici mediante la fotografia. Le immagini raccolte sono state organizzate in un libro dedicato alla reminiscenza, concepito come uno strumento di stimolazione cognitiva e relazionale.

«Tale strumento è volto a favorire l’evocazione di ricordi, l’attivazione di processi emotivi positivi e l’interazione tra gli ospiti, contribuendo così al miglioramento del loro benessere globale. Inoltre, alcune delle fotografie realizzate dagli studenti sono state stampate in formato poster per essere utilizzate nella decorazione degli spazi della struttura, con l'obiettivo di creare un ambiente più stimolante e accogliente – proseguono gli organizzatori - Il progetto ha permesso di integrare la dimensione artistica con quella terapeutica, evidenziando il potenziale della fotografia come mezzo per sostenere l’attivazione cognitiva e il rafforzamento dei legami intergenerazionali. Ha inoltre sensibilizzato i giovani partecipanti verso tematiche legate alla memoria, all’invecchiamento e all’empatia, promuovendo un approccio inclusivo e multidisciplinare».

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