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Novità anche in via Birago

Vercelli, corso Avogadro di Quaregna riaprirà il 6 dicembre

Dalla stessa data un passaggio pedonale sul cavalcaferrovia del Belvedere

Corso Avogadro di Quaregna apertura: 6 dicembre

Corso Avogadro di Quaregna, 4 anni dopo: c’è la data di riapertura. Il 6 dicembre, come ha annunciato ieri pomeriggio (giovedì 21 novembre) il sindaco Roberto Scheda, aprirà il nuovo tratto.

Dalla stessa data saranno anche disponibili 184 stalli in più nel parcheggio in via Birago,  per un totale di 310 posti auto. E sarà percorribile un passaggio pedonale per il Belvedere.

Il parcheggio di via Birago sarà accessibile anche da via De Rossi e successivamente lo diverrà anche da via Latina, dove verrà invece aperto a metà dicembre un nuovo cantiere per la realizzazione della stazione dei bus.

Il passaggio pedonale sul Tournon collegherà corso Fiume a corso Randaccio e avrà un apertura a fascia oraria, collegata al cantiere: da lunedì al sabato dalle 7,30 alle 17; stessi orari la domenica ma regolati da un servizio di vigilanza.

In città sono 44 i cantieri aperti, per un totale di 150 milioni di euro derivanti principalmente dai fondi del Pnrr.

"Reputo di dover dare merito a chi mi ha preceduto come sindaco, senza enfasi ne rettorica, ma con sincerità. Quindi ringrazio chi mi ha preceduto, chi della giunta faceva parte allora, chi della giunta è oggi con me, e ringrazio gli uffici tecnici", ha esordito il sindaco Scheda, sottolineando la carenza di personale degli uffici comunali: 53 figure in meno, che a inizio anno diventeranno ben 70.

Con il primo cittadini, hanno illustrato il crono-programma: il vice sindaco Domenico Sabatino; gli assessori: Stefano Pasquino, Massimo Simion, Antonio Prencipe e Paolo Campominosi; il presidente del Consiglio comunale Romano Lavarino e Liliana Patriarca, dirigente del settore Sviluppo del Territorio, Valorizzazione patrimoniale e Opere pubbliche.

CORSO AVOGADRO DI QUAREGNA

L’importante arteria stradale, con il suo nuovo polmone verde e una pista ciclabile, riqualificherà il quartiere dell’Aravecchia e la zona intorno all’ospedale, dove tra l’altro sorgeranno strutture di nuova definizione. In primavera è prevista anche l’apertura di una nuova attività commerciale che darà ulteriore impulso al quartiere.

"Per la sua realizzazione è stato necessario abbattere il cavalcaferrovia in cemento armato che era stato costruito negli anni ‘70, ridisegnare il corso, creare le connessioni con le strade che intersecano la nuova viabilità. Quindi il corso è stato ridisegnato attraverso la rilettura della struttura urbana, con la volontà di riportarlo così com’è, oltre a via Zambeccari anche fino a via Trino", ha spiegato Patriarca.

"In Italia si stima che passino 279 giorni come tempo che intercorre tra la presentazione delle offerte e l’aggiudicazione dei lavori: 158 in più della media europea, ma Vercelli non è in questa alta media. Ha tempi più rapidi, con il meccanismo dell’offerta economicamente vantaggiosa", ha riferito dall’assessore alle Opere pubbliche Simion.

Parola d’ordine “Sicurezza”, nel cantiere e nella definizione della nuova viabilità.

"Con un attento occhio sulla sicurezza, abbiamo previsto la posa di un centinaio di cartelli stradali, il rifacimento della segnaletica orizzontale, un migliaio di paletti che delimiteranno la pista ciclabile, la realizzazione di due dossi artificiali da affrontare con limite di velocità a 50 km/h, oltre al dosso in prossimità della linea ferroviaria con limite a 30 km/h. Per migliorare ulteriormente la sicurezza e agevolare la circolazione verso l’Aravecchia abbiamo previsto anche la realizzazione di una nuova rotonda all'intersezione con via Zambeccari" ha illustrato l'assessore alla Viabilità Paolo Campominosi.

Questi lavori sono stati finanziati per un totale di circa 2.500.000 euro con fondi propri del Comune e quelli del Pnrr, risorse derivanti dal bando per forestazione urbana e dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) per gli interventi di efficientamento energetico.

CAVALCAFERROVIA TOURNON

La riapertura slitta al 15 febbraio 2025; 45 giorni dopo la scadenza prevista. Ciò in quanto alcune prove tecniche hanno dato esiti non sperati e tenuto conto delle giornate di pioggia e della riduzione delle ore di luce giornaliera. Al 31 dicembre sarà, probabilmente e salvo ulteriori imprevisti, ultimato i lavori al 95%.

Qui era reale "il rischio di fare la fine del Ponte Morandi", ha sottolineato Scheda. Una situazione davvero pericolosa, non procrastinabile.

Il punto sui lavori (informazioni estratte dall’ultima relazione di cui ha dato lettura sempre il sindaco).

Alla data del 14 Novembre 2024, ultimo sopralluogo che la Direzione Lavoro ha condotto in cantiere, sono presenti 21 operai, che operano su 6 giorni lavorativi settimanali. La Direzione Lavori, a seguito dell’esecuzione di particolari prove in situ definite “di strappo”, condotte dalla società specializzata Tecnopiemonte su 2 delle travi trasversali di via Monviso, ha riscontrato valori di resistenza bassi, attribuibili ad una scarsa aderenza dello strato superficiale del calcestruzzo (il cosiddetto “copriferro”, di spessore pari a circa 1 cm) al nucleo resistente della trave. La Direzione Lavori ha pertanto predisposto l’esecuzione di altre prove analoghe su altre travi dell’impalcato di Monviso, al fine di ottenere una popolazione di dati statisticamente significativa per valutare se si tratti di un fenomeno localizzato alle sole 2 travi indagate oppure esteso all’intera rampa. Le numerose prove di caratterizzazione meccanica condotte in fase di progettazione ( tra cui carotaggi, prove di carbonatazione) non avevano evidenziato anomalie riguardanti il copriferro. Si sottolinea che la medesime prove sulla rampa di Corso Gastaldi hanno fornito risultati soddisfacenti ed accettabili secondo le vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni 2018; le prove condotte su Corso Randaccio hanno restituito valori di resistenza ben superiori ai limiti da normativa, a comprova dell’efficacia e della collaudabilità degli interventi eseguiti. Inoltre, visto lo stato di degrado degli appoggi dell’impalcato che devono essere sostituiti (si vedano le immagini a seguire), si è reso necessario procedere con la realizzazione di appoggi temporanei (plinto di fondazione e pilastrino in calcestruzzo armato) per poter appoggiare i martinetti di sollevamento e mantenere l’impalcato sollevato per tutta la durata delle operazioni di sostituzione. In definitiva, tenuto conto delle giornate di pioggia, della riduzione delle ore di luce nel mese di Novembre e del prossimo Dicembre, e dei summenzionati imprevisti e lavorazioni aggiuntive, la DL ritiene che i lavori possano essere conclusi al 15 Febbraio 2025, ossia 45 giorni dopo la scadenza prevista di fine 2024. È possibile prevedere che alla data del 31 Dicembre 2024 i lavori siano conclusi al 95% e che dunque rimangano da completarsi i giunti, lo strato di usura dell’asfalto, ripristini puntuali ed i collaudi finali.

Sono ad oggi concluse le seguenti lavorazioni:

  • 100% rinforzo intradossale con fibre rampa Monviso;

  • 100% rinforzo intradossale ed estradossale rampa Gastaldi;

  • 100% rinforzo intradossale ed estradossale di corso Randaccio;

  • 100% posa cordolo in pietra rampa Monviso;

  • 100% armatura marciapiede corso Gastaldi;

  • 100% getto marciapiede corso Gastaldi;

  • 100% ricostruzione sommità murature corso Gastaldi;

  • 100% armatura marciapiede corso Randaccio;

  • 100% scavo in fondazione a fianco dei muri lingitudinali da rinforzare sulla rampa via Monviso.

Sulle continue polemiche relative a viale Garibaldi, invece, lo stesso primo cittadino ha affermato: "Amo questa città e viale Garibaldi, e sono il primo che lo difende. Ho delle perplessità relative alla manutenzione": opinione largamente condivisa anche dall’assessore all'Ambiente Prencipe.

Restano ancora da sciogliere i nodi relativi ai cantieri “scomodi” per l’Amministrazione comunale, come li ha definiti il sindaco, ovvero quello di: via Natale Palli, dove i lavori di ristrutturazione degli edifici di edilizia residenziale pubblica sono partiti il 18 maggio dello scorso anno, e quelli relativi alla costruzione della Torre Libraria all'ex Pisu. Per la riqualificazione delle case di via Palli, "speriamo di definire e concludere a breve", ha ribadito Scheda; mentre per il cantiere in piazza Antico Ospedale "con l’anno nuovo ci sarà il cambio dell’impresa che lo gestisce".

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