Associazione Chesterton
di Robertino Giardina
21 Ottobre 2024 10:16
Gianna Baucero e Antonio Caprarica
“Sono molto grata ad Antonio Caprarica di essere tornato a trovarci. Ormai è un amico di Vercelli e non è un caso che gli abbiamo conferito il titolo di Socio onorario della nostra associazione culturale “Chesterton”, premiandolo con il rosone d’argento. Un simbolo portatore nel mondo del nostro Sant’Andrea che deve le sue origini proprio alla corte inglese. Caprarica ha citato più volte Guala Bicchieri, sia in privato, sia durante la conferenza, perché in passato abbiamo avuto modo di parlarne, e lui conosce la storia del cardinale. Siamo orgogliosi di questo evento”.
Così Gianna Baucero, presidente dell’associazione “Chesterton” ha voluto evidenziare il legame culturale con Antonio Caprarica che nella sala S. Eusebio del Seminario di Vercelli, sabato 19 ottobre ha presentato il suo libro “La fine dell'Inghilterra - Un paese smarrito, un trono vacillante". Gianna Baucero ha dialogato con l’autore toccando alcune fasi storiche che, dall’Impero ai giorni nostri, hanno trasformato l’Inghilterra. La sala era gremita per un atteso successo di pubblico, attratto dal famoso scrittore che per anni è stato corrispondente della Rai in Inghilterra. Nel testo l’autore tenta di far luce su quella che oltre “La fine di un impero” sembra l’alba di una nuova era: “Tra la Brexit e la clamorosa uscita dall'Unione europea, la crisi economica, la morte di Elisabetta, lo sfaldamento della famiglia reale e le gravi malattie che hanno colpito il nuovo re e la futura regina, un premier da dimenticare a cui sono seguiti altri dei quali a malapena si ricorda il nome, la luce del Regno Unito sembra farsi sempre più fioca”.
Un’altra riflessione ha riguardato la Royal Family e la pagina di storia che sta scrivendo in questo momento: “Dopo un 1992 “Annus Horribilis”, così lo definì la Regina Elisabetta II, anche il 2024 è stato un anno tremendo per la Royal Family. Per la prima volta ci si è resi conto del fatto che il monarca non è invincibile, non è un supereroe che niente può scalfire. La Regina ci aveva abituati a vederla sempre in forma, in salute, in piena attività. Non era mai stata malata, neanche per un’influenza. Solo una volta si era procurata una frattura cadendo da cavallo, ma era tornata in sella quanto prima e non aveva interrotto il suo lavoro. L’idea di immortalità era stata suggerita, del resto, anche dal Prince Philip, il marito di Elisabetta, che ben oltre i novant’anni continuava le sue passeggiate nel parco di Windsor, a passo svelto e anche sotto la pioggia, come se fosse un giovanotto. Ora si scopre che anche i reali sono come noi, si ammalano e devono curarsi. Naturalmente formuliamo i nostri migliori auguri sia al sovrano, sia alla Principessa Kate e siamo fiduciosi: la speranza è di vederli al più presto in gran forma”.
A proposito della Principessa Kate, il suo ruolo è importante ed incuriosisce per la sua vicinanza al popolo; l’autore ha definito alcuni tratti essenziali riguardo alle sue origini e alla sua famiglia: “Tra tutti i reali Kate è la più “commoner”, cioè quella che ha le origini più semplici. Il nonno era un minatore, la nonna una commessa. Ma proprio per questo è la più vicina alla gente. Non deve sforzarsi di entrare “in touch” con il popolo, perché lo è già e anche in modo molto apprezzato dalla nazione. I figli crescono nella libertà di poter scegliere il loro futuro e vivono a stretto contatto con i genitori, molto più di quanto non abbia fatto King Charles III, ad esempio, e anche più del loro papà. Prince William è definito da certi giornali “il principe dalle 9 alle 16”. Può sembrare una definizione negativa, ma se ci pensate bene non è affatto così: significa che William dedica molto tempo alla moglie ed ai figli, e vuole che sia un tempo di ‘qualità’”.
L’associazione Chesterton, ha in programma un altro momento culturale previsto per domenica 17 novembre alle ore 17, in Seminario. L’ospite sarà Alison Weir che presenterà il suo libro: “L’ossessione del re: Anna Bolena”. Un’anteprima riguardante quest’appuntamento è stata illustrata da Gianna Baucero: “Alison è la massima esperta della vita di Henry VIII, quello famoso per le sei mogli e per molte altre pagine complicate della storia britannica. E’ già stata con noi nel 2018 perché ci consociamo bene e ora si appresta a tornare. La sua conferenza sarà in inglese, ma io la tradurrò passo passo per renderla fruibile a tutti. Intorno ai primi di novembre terrò una lezione dedicata proprio a Henry VIII e Anna Bolena (e a molto altro sui Tudor), proprio per introdurre l’argomento e preparare il pubblico alla conferenza”.
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