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Il vercellese Marco Barnabino espone ne “Il filo di Turandot”

L’artista fotografico protagonista a Torino dal 12 al 31 ottobre

Marco Barnabino

Marco Barnabino

Nuovo riconoscimento per l’artista vercellese Marco Barnabino.

Una sua opera fotografica sarà esposta nella Mostra collettiva “Il filo di Turandot”, che si inaugurerà sabato 12 ottobre 2024 alle ore 18, giornata del Contemporaneo AMACI, MA-EC,  presso il Museo internazionale Italia Arte Moderna e Contemporanea MIIT di Torino, in Corso Cairoli 4. “In dialogo” tra loro,  vi saranno 26 artisti provenienti da Germania, Colombia, Romania, Italia, Cina che esporranno oltre 30 opere tra oli su tela, fotografie, opere su carta e lavori realizzati con tecniche miste. Artisti assolutamente diversi per provenienza e formazione che instaureranno tra loro un dialogo all’insegna dell’arte, in un’ottica di confronto, e di arricchimento spirituale che nasce dal desiderio di conoscere mondi distanti e trarre linfa vitale dalle differenze.

Marco Barnabino - già collaboratore ultradecennale del giornale La Sesia - sarà presente con tre opere, stampate fine art con pigmenti naturali in grande dimensione 50x75 su carta in fibre di cotone, una delle quali realizzata appositamente per la sezione dal titolo l'Enigma di Turandot, ricca di elementi simbolici legati al capolavoro di Puccini. Le altre due opere richiamano per molti versi il tema dell'esposizione e fanno parte de “Le Voyage d'Aphrodite”, progetto artistico e fotografico creato da Barnabino ispirato al simbolismo Junghiano e patrocinato dal Ministero degli Esteri – Istituto Italiano di Cultura di Cracovia, che nel 2018 ha esposto quasi tutte le opere del progetto. Nel corso della mostra era stato presentato anche il libro con i testi di Roberta di Nicola dal titolo Le Voyage d'Aphrodite – per una psico-filosofia dell'immagine edito da Mimesis.

Il ‘Filo di Turandot’ simboleggia infatti un percorso di lettura, un collegamento, il permesso mentale di esplorare un mondo diverso, un desiderio di avvicinarsi e di comprendersi reciprocamente. Tutto ciò poi si trasforma in un atto creativo che spinge a realizzare la propria interpretazione in forma artistica. E, proprio come nella “Turandot”, il visitatore dovrà aggirarsi tra contrasti e misteri, e comprendere il significato nascosto che ogni opera cela.

Non è tutto. Marco Barnabino parteciperà altresì con una sua opera alla mostra collettiva dal titolo “Green” della Glasgow Gallery of Photography, che è stata inaugurata il 3 ottobre e sarà aperta fino al 30 ottobre 2024. Oltre a Barnabino, espongono Horst Beyer, Jorge Cavelier, Wenlan Chen, Adriana Cosareata, Wantian Cui, Ning Jiang, Qili Li, Feiyang Ling, Yating Liu, Yimeng Liu, Dandan Lv, Hongfei Mi, Oriella Montin, Shuyi Qi, Shihua Shen, Wenying Shi, Dazhao Su, Wei Su, Agostino Tulumello, Liang Wang, Guangming Yu, Bo Zhang, Xiaolu Zhang, Yuan Zhang e Wenjun Zuo. La mostra Il filo di Turandot è stata realizzata in collaborazione con CONTEMPORARY OIL PAINTING di Pechino e sarà aperta dal 12 al 31 ottobre 2024 dal martedì al sabato, dalle ore 15.30 alle19.30

 

 

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