cerca

Vercelli

Al Rotary Sant'Andrea l'ad di Kawasaki Italia Enrico Bessolo

Durante la conviviale ha parlato dello spirito e della storia dell'azienda

Al Rotary Sant'Andrea l'ad di Kawasaki Italia Enrico Bessolo

Shozo Kawasaki: grazie a lui nacque l’omonima azienda. Un unico obiettivo: elevare la capacità tecnologica della sua nazione, il Giappone, e proprio a partire dalle navi.

Questo aneddoto e molte altre curiosità (perchè il verde come colore simbolo?) sono state raccontate mercoledì 2 ottobre dall’Amministratore Delegato di Kawasaki Italia Enrico Bessolo, al Circolo Ricreativo di Vercelli, durante una conviviale del Rotary Sant’Andrea, presieduto da Roberto Isola. Il relatore, con esperienze pluriennali in altri grandi gruppi come Fiat Auto, Suzuki e Microsoft, ha svelato come in realtà Kawasaki operi nei più svariati settori ad alta innovazione tecnologica: “Ad oggi circa 4,3 miliardi di persone, ovvero circa il 54% della popolazione mondiale utilizza Kawasaki”. Sì, perché le motociclette sono solo una piccola percentuale dell’impegno della grande multinazionale. Lavora infatti su più mercati quali l’aerospaziale, le infrastrutture, la costruzione navale, l’aeronautica e oggi mira anche a realizzare un’infrastruttura per la produzione, il trasporto e lo stoccaggio di idrogeno.

Ma procediamo con ordine. L’azienda, inizialmente cantiere navale, nacque grazie a Shozo Kawasaki, un commerciante di zucchero: “Importava il prodotto in Giappone attraverso navi di legno, mentre in Occidente c’erano già quelle di ferro/acciaio – ha spiegato Bessolo - Un giorno, a seguito di una forte tempesta, decise di voler elevare la capacità tecnologica della sua nazione”. Così, Shozo Kawasaki aprì un cantiere navale e puntò all’innovazione in qualsiasi settore della tecnologia: “Kawasaki si è occupata veramente di tutto – ha detto Bessolo – dal fare sommergibili, locomotive, infrastrutture. Poi è stata anche avviata l’industria del trasporto aereo”. L’azienda ha inoltre contributo al progetto dell’Eurotunnel che collega l’Inghilterra alla Francia attraverso 'talpe'  da lei prodotte. Sino ad arrivare al mercato aerospaziale e oggi ai motori ad idrogeno.

Tra le varie curiosità Bessolo ha ricordato che le moto d'acqua sono state inventate da Kawasaki: "Prendendo il motore di una motoslitta, mettendolo su uno scafo e creando un settore che non esisteva" ha evidenziato.

Ma perché è proprio il verde il colore caratteristico dell’azienda? Bessolo ha spiegato che Kawasaki nel ’68 aprì la filiale negli Stati Uniti e c’era la necessità di farsi conoscere sul più grande mercato del mondo. Nel 1969, a Daytona, una delle piste più importanti del mondo, si diceva che il verde portasse sfortuna, ma l’azienda doveva essere più forte di qualcosa di totalmente irrazionale: “Allora Kawasaki decise di prendere cinque moto, di colorarle di verde, di andare a Daytona e di vincere tutto, dimostrando così di essere più forti della sfortuna. E così fu”. Da allora il verde è diventato il simbolo dello spirito di Kawasaki nelle competizioni motoristiche per andare sempre oltre le convenzioni.

Alla conviviale erano inoltre presenti il Presidente del Rotary Vercelli Luca Migliau e il Presidente del Rotaract Sant’Andrea Umberto Cappa.

Commenti

Condividi le tue opinioni su La Sesia

Caratteri rimanenti: 1500