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Via Vittorio Veneto

Vercelli: un centinaio di persone al sit-in di Arcigay Rainbow

“Scuola Libera Tutt3”: questo il titolo dato alla manifestazione

Sit in Arcigay Vercelli

Gentile direttore,
             un centinaio di persone hanno partecipato lunedì 30 settembre al sit-in organizzato da Arcigay Rainbow Vercelli-Valsesia in via Vittorio Veneto a Vercelli.

“Scuola Libera Tutt3”, questo il titolo dato alla manifestazione che ha già visto protagoniste diverse città italiane nell'ultimo periodo, promossa da Arcigay Nazionale e dall'associazione TOCCAaNOI per protestare contro la risoluzione Sasso, che vorrebbe escludere l'insegnamento di qualunque contenuto legato alla cosiddetta ideologia “gender” nelle scuole e che bloccherebbe i percorsi formativi contro il bullismo di stampo omolesbobitransfobico, i percorsi legati all'affettività e all’educazione al consenso e aprirebbe la strada verso una legge anti LGBTQIA+ italiana, sulla falsa riga di quelle già approvate in stati come la Russia, l'Ungheria e la Bulgaria.

Al sit-in vercellese, oltre a persone e studenti che a vario titolo hanno preso parte alla manifestazione, erano presenti molte associazioni LGBTQIA+ delle provincie di Biella e Novara e VCO e organizzazioni come la CGIL di Vercelli, Novara e Biella e l'ANPI cittadina. I numerosi interventi che si sono alternati hanno fatto chiarezza su cosa sia l'”ideologia gender”, inesistente spauracchio inventato dalle destre e dai gruppi cattolici reazionari a partire dagli anni Novanta per contrastare e delegittimare le istanze e lotte LGBTQIA+ e quelle femministe. Molto toccanti le parole di chi in prima persona vive o ha vissuto situazioni di discriminazione a scuola e in famiglia e che ha evidenziato l'importanza di questi percorsi formativi per capire chi si è, chi ti può aiutare a non sentirti sola e solo e come prevenire certi fenomeni per creare una società accogliente e non discriminante.
La serata si è conclusa con l'esortazione molto forte a collaborare tra più forze per arginare questa deriva pericolosa che il nostro Paese sta prendendo chiedendo al governo che la smetta di discriminare le/i proprie/i cittedine/i.


Il Direttivo di Arcigay “Rainbow” Vercelli-Valsesia

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