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Asl Vercelli

Giornata di consapevolezza sull'overdose

Le attività di prevenzione nelle sedi del Serd a Vercelli e Borgosesia

Ospedale Sant'Andrea

L'ospedale Sant'Andrea di Vercelli

Il 31 agosto di ogni anno si celebra la ricorrenza della "Giornata Internazionale di consapevolezza sull’Overdose" (International overdose awareness day - Ioad) che rappresenta la più grande campagna annuale per porre fine all’overdose. Questa giornata è anche un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi legati all’uso di sostanze e sull’importanza della prevenzione.

Per questo nella giornata di ieri, venerdì 30 agosto, il Serd, nelle sedi di Vercelli e Borgosesia, distribuirà materiali informativi specifici e attiverà una attività di counseling nei confronti dell'utenza che fruisce del servizio. Saranno anche date nozioni di primo soccorso su come agire in caso di intossicazione e incoscienza da sostanze stupefacenti, in un'ottica di prevenzione e riduzione del danno.

"Nonostante i numeri in progressivo calo - spiega il direttore del Serd, Vincenzo Amenta - i decessi restano troppi. L’84% delle morti ha riguardato uomini, la maggior parte (58%) con età dai 25 ai 49 anni, il 36% maggiore di 50 anni mentre il 6,1% ha riguardato giovani con meno di 25 anni. Per quanto riguarda la tipologia di sostanza, il 46% dei decessi è stato attribuito all’intossicazione acuta letale da oppiacei, principalmente eroina, il 28% da sostanze non specificate e il 23% da cocaina (quota che negli anni ha evidenziato un notevole incremento). È importante ricordare che la maggior parte di morti per overdose da eroina si verifica quando nel soggetto è venuta meno la tolleranza per la sostanza e quindi soprattutto dopo un prolungato periodo di astensione dal consumo, come alla scarcerazione e all’uscita dalle comunità terapeutiche".

Aggiunge i dottor Amenta: "Il consumo contemporaneo (policonsumo) di più sostanze psicoattive, la ricaduta nel consumo dopo un periodo di astensione, l’assunzione inconsapevole di droghe diverse da ciò che si crede di utilizzare (es. fentanyl spacciato per eroina), lo stato di salute generale della persona, il sesso, l’età, sono solo alcuni dei più importanti fattori di rischio per lo sviluppo di overdose. Prevenire è comunque possibile e l’intervento da parte di amici, conoscenti e familiari può spesso salvare la vita di una persona". 

Per maggiori informazioni e contatti è disponibile il seguente link https://www.aslvc.piemonte.it/ dipartimenti-aree-e-strutture/ dipartimento-interaziendale- di-patologia-delle-dipendenze/ ser-d

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