conviviale
di Francesca Siciliano
17 Maggio 2024 11:42
“Per economia circolare non si intende il semplice riciclo dei rifiuti, ma un modello economico nuovo, che vuole estendere il ciclo di vita dei prodotti e ridurre al minimo la produzione dei rifiuti”. È il concetto esposto da Franco Smerieri, amministratore di aziende operanti nel settore del Waste to Energy e dello smaltimento e del trattamento dei rifiuti, durante una conviviale del Rotary Sant’Andrea Vercelli-Santhià-Crescentino in interclub col il Rotary Vercelli, presentando insieme all’ingegnere Corrado Trasforini una relazione intitolata “L’economia circolare: il caso di Vercelli”. Si è parlato delle realtà produttive in questo settore presenti sul territorio.
La serata è stata introdotta da Fabrizio Ruffino, presidente del Rotary Sant’Andrea, che ha illustrato il curriculum vitae dei due relatori.
Poi, ha preso la parola Smerieri che ha introdotto i primi concetti di economia circolare: “E’ una scienza economica che nasce intorno alla metà degli anni ’60 – ha affermato – Quando ne parliamo non possiamo prescindere dalla Ellen MacArthur Foundation, organismo divenuto a livello globale il principale punto di riferimento sui temi della sostenibilità. La dottoressa è stata inoltre la prima a distinguere il bene dalla proprietà di quel bene”. Negli anni, si è dovuto necessariamente pensare al ciclo di vita dei rifiuti: “La popolazione mondiale – ha detto Smerieri – è aumentata. Dal 1960 al 2017 siamo passati da 3 miliardi a circa 7 miliardi di persone che consumano e hanno esigenze. Di conseguenza sono aumentate la ricchezza, il benessere e i consumi, ma nello stesso tempo le risorse naturali non rinnovabili sono diminuite moltissimo”. Ma soprattutto diventa fondamentale ripensare alla produzione: “Bisogna produrre dei beni di consumi che siano facilmente riutilizzabili, riparabili, rigenerabili e compatibili con la ristrettezza delle risorse”. Così, Smerieri ha parlato dell’impianto di Asm Vercelli che produce pallet e pallet block da legno proveniente dalla raccolta differenziata e ha introdotto il caso dello stabilimento di Vercelli ReLife Paper Packaging di Relife Group. A entrare nel dettaglio di questa attività è stato Trasforini, l’amministratore delegato della divisione Packaging, che parte dal recupero di quasi 1.000.000 di tonnellate all’anno di rifiuti solidi urbani e speciali non pericolosi, con i quali si producono imballaggi sostenibili e certificati per la riduzione della CO2. Inoltre, è in grado di produrre oltre 170 milioni di metri quadrati di cartone ondulato e più di 100 milioni di scatole, generati utilizzando esclusivamente carta riciclata. Infine, Franco Smerieri ha parlato del caso di Cavaglià e ha risposto alle domande di alcuni soci.
La serata è stata anche l’occasione per l’ammissione nel Rotary Sant’Andrea del nuovo Socio Vittorio Gelso. Erano inoltre presenti Giorgio Delleani, Assistente del Governatore distrettuale e del Rotaract Sant’Andrea, con il Presidente Umberto Cappa.
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