morano po
di Alex Tacchini
28 Marzo 2024 12:06
Franco Cortese su 125 S vittorioso al GP di Vercelli ’47 – Categoria Sport
Il film “Ferrari” di Michael Mann, tratto dalla biografia del 1991 “The Man and the Machine” scritta da Brock Yates e uscito in Italia lo scorso 14 dicembre 2023 (in questi giorni in programmazione su Sky e Now), ha molteplici, sorprendenti ed affascinanti punti di contatto con le nostre terre piemontesi (Vercelli, Alessandria, Casale Monferrato e Novara), che riteniamo sia interessante rimarcare, perché forse non di immediata lettura o considerazione. Il primo impatto, riguarda le spettacolari scene ad inizio pellicola, delle prove delle vetture Sport del Cavallino, alla presenza del Drake, interpretato (a nostro modo di vedere, magistralmente) dall’attore americano Adam Driver. Segnatamente quella, che rimane impressa, dell’incidente mortale occorso ad Eugenio Castellotti (il 14 marzo 1957) e alla conseguente scelta del pilota spagnolo Alfonso De Portago a sostituirlo per correre la Mille Miglia.
Nella realtà Ferrari testava le sue vetture all’Aerautodromo di Modena, area oggi inglobata al tessuto urbano di Modena, dove sorge l’attuale “Parco Enzo Ferrari”, che ne ha completamente cancellato il tracciato. La pista dove la pellicola è stata girata dal regista Premio Oscar Mann è invece quella dismessa di Morano Po, detto anche “Pista di Casale Monferrato” (in provincia di Alessandria, ma ad una manciata di chilometri dal confine con quella di Vercelli, insieme ai paesi di Coniolo e Pontestura), che la troupe statunitense fece asfaltare a nuovo e a proprie spese due anni fa, ricostruendo fedelmente anche i box ed il fatidico muro (ora già dismesso), dove nella realtà Castellotti (vincitore della Mille Miglia 1956) perì. Gli appassionati di motori conoscono bene questo sito affascinante che però, essendo inserito in un parco naturalistico e molto in prossimità del Po difficilmente troverà una nuova vita agonistica. Un vero peccato, perché l’autodromo moranese fu inaugurato il 19 marzo 1973 dal pilota di Formula 1 Arturo Merzario, alla guida di una mitica Ferrari 312 B2. Merzario fece segnare il tempo record di 1'01"100 a una velocità media di 144,950 km/h. Fu sede di diversi gran premi validi per la stagione di Formula 3 italiana e la Challenge Ford Escort Mexico, e alcuni campionati motoristici della Svizzera, toccando punte di quasi 100.000 spettatori. Anche Clay Regazzoni e Lella Lombardi ci girarono, insieme a Nelson Piquet, Riccardo Patrese e Vittorio Brambilla. Lo apprezzarono, con le loro visite, anche mostri sacri come Villoresi e Fangio, invitati dal pilota vercellese Andrea Fabbris, detto “Nini” (proprio Fabris, che anni dopo aprì una concessionaria a Vercelli e che corse la Tampoarda argentina) è un secondo punto di contatto con Enzo Ferrari (in persona). L’impianto moranese (attualmente proprietà DimSport) chiuse però già nel 1977, a causa delle proteste degli abitanti, per i forti rumori. Il custode dei segreti e della storia della pista è Mario Martinotti, geometra bancario con la passione per i motori, spesso in tv nelle trasmissioni “Griglia di Partenza” dedicate alla Formula 1.
Della pagina Facebook di Morano Po è invece responsabile Enzo Gibbin, padre del fortissimo pilota vercellese Federico Gibbin (vincitore su Tatus-Renault di tre Gp a Le Castellet, 2 volte a Monza e una al Mugello col team Viola Formula Racing di Volpiano, nella categoria Formula Renault 2000): contattando Mario ed Enzo sulla loro pagina saranno disponibili a narrare ogni segreto e aneddoto del circuito, generosamente custodito con merito. A questo proposito, vi invitiamo a seguire l’intervista esclusiva on line rilasciata dai due appassionati a La Sesia, a due passi dall’autodromo. (1- continua)
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