Vercelli
10 Febbraio 2024 10:30
"Canta, o dea, l’ira d’Achille Pelide, rovinosa, che infiniti dolori inflisse agli Achei"
(Omero, Iliade, Libro I, vv. 1-2, traduzione di Rosa Calzecchi Onesti)
Così l’incipit dell’Iliade di Omero, considerato per molti secoli un modello poetico inarrivabile. Un tempo le letterature classiche sopravvivevano grazie alla pratica dell’imitatio, che mutava molte volte nell’emulatio e così la poesia di autori greci e latini trovava fama ed eternità anche in epoche successive con chi seguiva il loro esempio.
Nell’età di Raffaello, che nel suo Parnaso accosta poeti classici e moderni, Omero come viene recepito e riscritto?
Sarà questo l’interrogativo a cui si darà risposta sabato 17 febbraio, dalle ore 18, durante la conferenza organizzata dal Gruppo Fai Giovani di Vercelli.
Relatrice sarà Aurora Giribuola, dottoranda all’Università degli Studi di Torino in cotutela con l’Université Savoie Mont Blanc di Chambéry. Punto focale dell’intervento, l’Iliade volgare di Francesco Nevizzano, non una traduzione ma una rielaborazione tacita del poema omerico. L’incontro si terrà nelle sale di Palazzo Pasta, sede dell’Associazione Ovest Sesia, in via Duomo 2 a Vercelli.
Info: vercelli@faigiovani.fondoambiente.it; 339 1077563; Facebook Fai Giovani - Vercelli; Instagram faigiovani.vercelli
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