protesta degli agricoltori
di Diego Melara
24 Gennaio 2024 11:34
Trattori in strada: si allarga la protesta degli agricoltori contro le politiche agricole.
Dopo Germania e Francia sale la protesta anche in tutta Italia. Dopo quella di Firenze a piazzale Michelangelo, la mobilitazione si è estesa in tutto lo stivale. Oggi, mercoledì 24 gennaio, il presidio è partito alle 8.30 da Larizzate. Nel corso della giornata, tappa e corteo nelle terre degli espropri. Una mobilitazione per la difesa dell’agricoltura, dei territori e di tutto il mondo del lavoro della piccola e media impresa. Una protesta apolitica, dove il “Coordinamento Nazionale Riscatto Agricolo” chiede:
- la revisione completa della politica agricola europea in quanto di estremismo ambientale, a discapito della produzione agricola e dei consumatori
- vietare l’importazione di prodotti agricoli provenienti da paesi dove non vigono gli stessi regolamenti produttivi e sanitari europei
- l’eliminazione dell’obbligo di non coltivare il 4% dei terreni ed ogni forma di contributo volta a disincentivare la coltivazione
- la detassazione in agricoltura (IRPEF – IMU) mantenendo un regime fiscale adeguato al mondo agricolo, viste anche le criticità economiche causate dall’aumento esponenziale dei costi di produzione e della flessione dei mercati dei prodotti agricoli
- l’agevolazione del carburante agricolo, mantenendo un sistema in grado di calmierare i costi del gasolio agricolo
- una regolamentazione stringente che contrasti l’ingresso sul mercato di cibi sintetici
- la riduzione dell’aliquota IVA applicata, riducendo o togliendo l’IVA su alcuni prodotti alimentari primari (sul vino massimo il 10%)
- il contenimento della fauna selvatica e una risposta diretta dello Stato, in tempi brevi, dei danni diretti ed indiretti da essa provocati
- garantire la libertà d’impresa, anche varando leggi che combattono il dumping economico per i prodotti agricoli e alimentari
- la riqualificazione della figura dell’agricoltore e allevatore, a partire dalle scuole, valorizzandola e non additandola come responsabile dell’inquinamento ambientale.
Un decalogo che riassume i punti fondamentali, per la salvaguardia e il sostegno del mondo agricolo e del futuro di tutti. Ha farne le spese non sono soltanto gli agricoltori, ma anche il patrimonio agroalimentare, la buona tavola e la salute.
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