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Acqua pubblica: niente quorum, determinante il voto dei vercellesi

Egato2 (ex Ato2) verso il commissariamento da parte della Regione

Egato2, Ato2

Ancora un'altra volta nulla di fatto in merito alla scelta sul modello gestionale del servizio idrico del Biellese, Vercellese e Casalese. Oggi, lunedì 22 gennaio, si è tenuta la Conferenza d’Ambito nella sede di Egato2 durante la quale si sarebbe dovuto decidere se andare a gara (che comporterebbe la privatizzazione del servizio e la sua subordinazione alle logiche di mercato), affidare la gestione a un soggetto pubblico quale la B.C.V Acque Scarl (sotto cui si sono riuniti i gestori Cordar Valsesia, Cordar
Biella, Am+ e Sii) e infine scegliere la gestione mista.

Ancora una volta, durante l'incontro, non si è arrivati al dunque: il 67,73% dei rappresentati dell'assemblea ha votato per la gestione in house, ma il quorum da raggiungere era il 75%.
Determinante il voto degli enti vercellesi con Vercellese 1 (rappresentato da Luigi Michelini) che ha optato per la gara, il Vercellese 3 (Daniele Pane) che si è astenuto, mentre gli altri enti della nostra provincia hanno votato per la gestione mista tranne Vercellese 8 (Lorenzo Gozzi) e Vercellese 9 (Daniele Baglione) che hanno scelto la gestione in house, ovvero il servizio pubblico.

La scadenza per decidere era già fissata al 31 dicembre 2023, ma dopo aver mandato una lettera alla Regione, la Conferenza è stata posticipata ad oggi. Ora essendo stato riscontrato un altro nulla di fatto, verosimilmente, si potrebbe andare verso il commissariamento di Egato2 (ex Ato2) da parte della Regione che farà la scelta finale.

"Da domani è a rischio il destino di 300 lavoratori e delle loro famiglie" hanno dichiarato Paolo Parodi della Filctem Cgil, Luca Burzio della Uiltec Uil e Caterina Viscuso della Femca Cisl.

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