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Iis Cavour di Vercelli

Le classi della Lanino e il ciclo dell'acqua

Gli incontri per il progetto "Benvenuti nel futuro sostenibile"

Lanino

Dalla collaborazione con EgATO n°2 e ASM è nata l’idea di approfondire il ciclo integrato dell’acqua e il risparmio idrico con le classi dell’I.I.S.” Cavour” che partecipano al progetto “Benvenuti nel futuro sostenibile”.

Sono stati organizzati due incontri. Il primo si è svolto allo Spazio Gioin nella mattinata di mercoledì 17  Gennaio con le classi 2^A SSAS e 2^B SSAS, il secondo si svolgerà in settimana con la 3^D TUR e con la 3^I TUR.

Mi chiamo Aurora Galletti e sono un’alunna della classe 2^B SSAS dell’Istituto professionale “Lanino”, ho piacere di raccontarvi come si è svolto l’evento didattico a cui ho partecipato. Nella mattinata si sono susseguite relatrici molto brave che hanno esposto in modo chiaro e trasparente problemi e soluzioni legati alla gestione dell’acqua. Elena Audagna ed Erika Gigante per EgATO n°2, Marta Romano per EduIren e Sofia Odone Sampietro per ASM. Mi sono rimasti impressi alcuni passaggi dei loro interventi.  

“Less is more”, meno è meglio, in riferimento al consumo dell’acqua. Dobbiamo preservare l’acqua dolce usandola in maniera più efficiente, il nostro contributo è fondamentale e la buona notizia è che, da statistiche, noi adolescenti sprechiamo meno acqua rispetto ai nostri coetanei nel passato. L’ideale sarebbe, per esempio, fare la doccia e non il bagno per un tempo pari alla durata della nostra canzone preferita: circa tre minuti. Niente di impossibile. La nostra acqua del rubinetto è migliore rispetto a quella che compriamo nelle bottiglie di plastica, vengono effettuati ottocento controlli all’anno!  Interessante anche la comparazione delle varie acque in commercio con quella potabile di casa che è ricca di magnesio, ha residuo fisso basso e pochi nitrati. In altre parole, questi dati sono un invito a fidarci dell’acqua del rubinetto che in più ha anche un impatto ambientale decisamente minore rispetto a quella in bottiglia.

Più tecnico, ma fondamentale per inquadrare bene l’argomento, è stato anche capire cosa fosse il ciclo idrico integrato. Rappresenta l’insieme dei processi tecnico gestionali per captare, potabilizzare e distribuire l’acqua per usi civili e poi la raccolta delle acque reflue e il loro collettamento agli impianti di depurazione. Qui la risorsa idrica viene rimessa nella condizione chimico biologica per essere restituita al ciclo naturale dell’acqua. Inoltre non sapevo che l’acqua del rubinetto è la stessa che scende dalla doccia o dallo sciacquone e ogni volta che lo premiamo consumiamo circa nove litri d’acqua. Noi abbiamo un ruolo, non solo quello di non sprecare acqua, ma anche quello di capire il consumo virtuale di acqua. Ci sono consumi idrici di non immediata comprensione, come ad esempio il consumo industriale di acqua associato alla produzione di energia elettrica, o il consumo di acqua collegato alla produzione e distribuzione dei prodotti. Così capita che anche un paio di scarpe, una T-shirt, una fetta di carne o un pezzo di formaggio contengano virtualmente notevoli quantitativi di acqua proprio in relazione alla loro storia produttiva, al loro ciclo di vita. Le maglie sono di cotone, il cotone è una pianta che necessita molta acqua, lo stesso vale per gli animali.

Ogni alimento consumato e ogni indumento indossato necessita di acqua per essere realizzato. Spesso la conoscenza è già un passo verso la salvezza. Ridurre l’impronta idrica non è impossibile. Avere consapevolezza di questi dati può aiutarci a contribuire a un minor consumo d’acqua, nel quotidiano e nelle nostre scelte d’acquisto, adottando uno stile di vita ecosostenibile ed eco-responsabile. Compare magari una maglia in meno e di qualità, al posto di comprarne molte e doverle rimpiazzare dopo qualche lavaggio perché si sono sciupate e, nel frattempo, chissà quante microplastiche hanno rilasciato durante il lavaggio!

Alla fine dell’incontro mi sono resa conto di quanto diamo per scontato di avere l’acqua sempre a disposizione e sempre nel quantitativo richiesto, ma non è così. L’acqua è un bene fondamentale, ma non infinito.

Aurora Galletti 2^B SSAS
Istituto professionale “Lanino”

 

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