Ospedale Sant'Andrea
di Redazione La Sesia
30 Novembre 2023 18:47
Venerdì 1° dicembre ricorre la Giornata per la lotta all'Aids.
"Nel nostro ambulatorio afferiscono 322 pazienti (106 femmine, 216 maschi, età media 54 anni), il 98% dei quali in terapia antiretrovirale attiva con buona risposta viro-immunologica - spiegano dall'ambulatorio di infezioni sessualmente trasmissibili dell'Asl Vercelli, che afferisce alla Sc Malattie infettive, diretta dal dottor Silvio Borrè - Sono stati 4 i decessi nel 2022 (2 maschi, rispettivamente 49-58 anni) e 2 femmine (57-53 anni), dei quali uno solo correlato ad Hiv (Aids Demetia Complex). Nel 2023 abbiamo avuto 14 nuovi casi: 10 maschi, età media 44 anni (3 stranieri e 7 italiani) e 4 femmine, età media 36 anni (tutte provenienti da Paesi Extra europei). Quattro casi (3 maschi italiani e 1 femmina dell'Est Europa) sono giunti alla diagnosi per patologie Aids correlate ".
Per accedere all'ambulatorio e poter effettuare i test per le infezioni sessualmente trasmissibili (anche in anonimato) è possibile recarsi direttamente in ambulatorio, che si trova nell'Ospedale Sant’Andrea, Corso Mario Abbiate 21 – 2° piano, percorso B, verde (Contatti: Tel 0161/593335; e-mail infettivi.vercelli@aslvc.piemonte.it), con orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 15.30.
"La giornata mondiale contro Hiv/Aids assume un particolare significato per ricordare l'importanza della prevenzione e anche per contrastare lo stigma che le persone sieropositive affrontano (ancora) ogni giorno. Combatterlo è molto importante, poichè può essere più "dannoso" della malattia stessa che, una volta individuata tempestivamente, può essere tenuta sotto controllo con i farmaci antiretrovirali - spiegano dall'Asl Vercelli - Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità si stima che alla fine del 2022 siano 39.0 milioni le persone viventi infettate da Hiv, di cui 2/3 (25.6 milioni) sono nel continente Africano".
Nel 2022, 630 mila persone sono decedute per cause correlate all’Hiv e 1.3 milioni hanno contratto l’infezione. Sempre secondo i dati OMS il 76% dei pazienti ha accesso alle cure, ma il 14% degli individui ignora di essere infetto. "In Italia nel 2022, sono state segnalate 1.888 nuove diagnosi di infezione da Hiv pari a un’incidenza di 3,2 nuove diagnosi ogni 100.000 residenti; trattasi di maschi nel 78,7% dei casi. L’età mediana era di 43 anni per i maschi e 41 per le femmine. L’incidenza più alta è stata osservata tra le persone di 30-39 anni - proseguono dall'Asl - Nel 2022, quasi la metà delle persone con nuova diagnosi Hiv ha eseguito il test per sospetta patologia Hiv o presenza di sintomi Hiv correlati (41,2%). Altri principali motivi di esecuzione del test sono stati: comportamenti sessuali a rischio (24,3%), controlli di routine o iniziative di screening a seguito di campagne informative (8,9%) e accertamenti per altra patologia (4,5%)".
Il messaggio dell’OMS di quest’anno (World Aids Day 2023: calls to action) coinvolge in prima persona gli operatori sanitari nel:
"E’ proprio con questo impegno che ricordiamo il 1° dicembre, affinché si incrementi la consapevolezza e la sensibilità nella popolazione, nei giovani e nelle scuole per intervenire tempestivamente sulla diagnosi prima alla diagnosi ed agire sulla prevenzione e la corretta informazione".
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