Vercelli
di Robertino Giardina
22 Novembre 2023 11:02
“La sicurezza stradale appartiene a tutti, è una responsabilità di tutti (…) Quando ci mettiamo alla guida di un'auto non siamo mai soli, dobbiamo pensare che accanto a noi abbiamo dei passeggeri che trasportiamo, oppure che possiamo incontrare altri utenti sulla nostra strada. Possiamo ritrovarci di fronte un altro veicolo alla guida del quale ci può essere un nostro familiare, un nostro amico. Inoltre davanti a noi troviamo pedoni, ciclisti, motociclisti. Quindi guidare responsabilmente significa proprio questo, avere rispetto della nostra vita, ma anche di quella di tutti gli altri che incrociamo casualmente nel corso della giornata”.
In questa premessa del commissario capo Cinzia Principio potremmo indicare l’incipit del convegno del 20 novembre con il quale è stata celebrata la “Giornata delle vittime della strada”. Nel Salone Dugentesco di Vercelli si sono riunite alcune classi delle scuole cittadine che hanno potuto interagire con gli esperti della Sezione Polizia stradale, impegnati in questo momento formativo memorabile per l’intensità delle riflessioni proposte, oltre i tecnicismi della questione, e per gli istanti di commozione, visibili ed intensi, manifestati dai presenti durante alcuni passaggi. Gli agenti hanno evidenziato che: “L’incontro di oggi è fondamentale anche per la documentazione che vi presenteremo che vi lascerà una traccia, qualcosa di utile per le vostre vite”.
Il convegno si è caratterizzato per un’attenzione ed una partecipazione intensa, in un silenzio particolare, quello dell’ascolto profondo e della riflessione per gli interventi mirati a evidenziare le criticità, le problematicità della questione e per le situazioni umane correlate al fenomeno degli incidenti. Infatti i formatori hanno tracciato un quadro alquanto complesso che investe molti aspetti del ‘mondo della strada’ affrontati con tanta umanità ed empatia, con realismo e quella giusta fermezza che la statistica, con i suoi numeri impietosi, impone. Erano presenti il questore Giuseppe Mariani, l’assessore Ketty Politi per l’Amministrazione comunale, Aldo Tua, direttore del Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea e, in rappresentanza dell’Ust Maria Teresa Novella. Per l’associazione “Vittime della strada” era presente il presidente, Giuseppe Santagada che ha raccontato la storia della sua famiglia, la perdita del figlio e tutto ciò che ne è conseguito; è stata una lezione di vita, di amore per la vita, che ognuno deve necessariamente associare al concetto di ‘guida sicura’ intesa quindi come dovere di protezione e tutela della propria esistenza e di quella altrui. In conclusione una riflessione che però rivela anche un monito per ciascuno di noi: “Quando si guida, bisogna farlo con amore”.
I saluti iniziali sono stati rivolti da Ketty Politi a nome del sindaco Andrea Corsaro e di tutta l’amministrazione, ringraziando sia la Polizia che gli operatori sanitari per il loro lavoro. In apertura dei lavori il questore Giuseppe Mariani ha espresso i saluti ed i ringraziamenti del prefetto, dando lettura di un suo messaggio rivolto agli studenti del territorio: “Occorre necessariamente sensibilizzare ogni cittadino, soprattutto le nuove generazioni, al rispetto del codice della strada, oltre che ad un comportamento responsabile alla guida, in quanto le azioni poste in essere dal singolo sono troppo spesso destinate a ripercuotersi su inconsapevoli che diventano vittime, in molti casi giovani vittime. Colgo l'occasione per ringraziare Lei e tutto il personale della polizia stradale, non solo per l'impegno profuso nell'organizzazione di questo evento, ma soprattutto per i servizi che quotidianamente vengono svolti con competenza, professionalità e alto senso del dovere. La prego di portare i miei calorosi saluti a tutti gli alunni e gli insegnanti presenti all’iniziativa”.
Quindi il saluto del questore con un accento sull’importanza ed il significato di questa giornata: “E’ sempre bello trovarsi davanti a tanti giovani che si accingono a proseguire gli studi o ad entrare nel mondo del lavoro. Il messaggio che la Polizia vuole darvi è importante perché si vanno a commemorare le vittime della strada, ‘fiori spezzati’, perché voi avete tutta la vita davanti e la vita la dovete vivere. Non è giusto che un momento di divertimento, di festa come può essere quello di andare in discoteca o ad un compleanno si trasformi in tragedia per tutti. (…) Fate tesoro della vostra guida, perché la vita è il bene più prezioso. Prudenza ed attenzione possono salvare la vita”. In conclusione un breve richiamo all’imminente celebrazione della Giornata contro la violenza sulle donne con il focus sull’importanza del rispetto reciproco, della vita e, in questo caso, dell’ingiustizia data dal fenomeno del femminicidio.
La parte riguardante la divulgazione dei dati ed il dialogo con gli studenti è stata tenuta dall’assistente Francesca Di Leo e dal vice Ispettore Luca Roncarolo. Quest’ultimo ha illustrato nel dettaglio le cause degli incidenti legate al mancato rispetto delle norme del codice e a quelle derivanti dai comportamenti come, per esempio, la distrazione per l’uso improprio del cellulare o all’uso di alcol e droga: “E’ necessario tenere sempre ben presenti le cause degli incidenti perché bisogna cercare di essere in grado di prevedere il percolo, non dobbiamo metterci alla guida se non siamo in grado di fare tutto questo; dobbiamo sempre pensare a non fare del male a noi stessi e agli altri”.
L’assistente Francesca Di Leo ha ricordato che questa Giornata è stata riconosciuta come della ‘Memoria’ delle vittime della strada, e questo rappresenta un fatto importante perché ci rammenta che dobbiamo fare sempre di più. Ha poi illustrato le statistiche e i trends, rispetto agli anni passati, riguardanti gli incidenti che “pur essendo in calo sono inaccettabili, non possono lasciarci soddisfatti perché gli incidenti si dovrebbero evitare. Inoltre i numeri rappresentano delle persone e quindi il valore più importante da difendere è la vita”.
Il dottor Aldo Tua è intervenuto in sintonia con le tematiche affrontate e gli intenti della manifestazione ribadendo i numeri, le cause e le negatività derivanti da comportamenti sbagliati. Ha ricordato che le statistiche degli incidenti indicano una fascia d’età molto giovane e che tutto questo non è giusto. Quindi è entrato nei dettagli affrontando la questione dei tempi di reazione davanti al pericolo se condizionati da abusi di sostanze stupefacenti o semplicemente per distrazione. In apertura ha ricordato che “Gli incidenti rientrano nella definizione di Emergenza sanitaria per i numeri consistenti che riguardano questo fenomeno. Noi siamo coinvolti direttamente perché dobbiamo prestare soccorso, dobbiamo chiamare il 118, ma prima dobbiamo valutare i rischi e i pericoli della scena dell’incidente, per evitare ulteriori problemi a noi stessi”.
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