Vercelli
di Redazione La Sesia
16 Novembre 2023 11:09
La cripta di Santa Maria Maggiore a Vercelli
Sono già passati tre anni da quando i ricercatori dell’Università dell’Insubria, insieme alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli, al Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università del Piemonte Orientale e all'Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto di Vercelli hanno avviato uno studio bioarcheologico nel Cimitero di Santa Maria Maggiore di Vercelli.
Di particolare rilievo sono i contenuti prodotti nell’ambito dei progetti finanziati da Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, erogazioni ordinarie 2021 e 2022, capitolo “Ricerca e Istruzione”. Le indagini archeologiche e antropologiche finanziate hanno di fatto permesso di ottenere risultati importanti nell’ambito della ricerca bioarcheologica del territorio di Vercelli. È stato possibile, ad esempio, diagnosticare alcune patologie sia comunemente diffuse sia rare e documentare la presenza di alcune procedure autoptiche del passato dai tagli individuati su diversi reperti ossei. All’interno dei progetti sono state altresì esaminate delle mummie tramite tomografia assiale computerizzata.
La conclusione del terzo anno di ricerche merita un momento dedicato alla divulgazione dei dati alla comunità intera che avrà luogo il 17 novembre presso l’Aula Magna del Seminario Arcivescovile di Vercelli. L'evento, intitolato "Nuove scoperte bioarcheologiche dal cimitero di Santa Maria Maggiore a Vercelli", sarà caratterizzato dalle presentazioni dei ricercatori coinvolti nello studio bioarcheologico del sito. L'inizio delle attività è previsto per le ore 16:30 e sarà preceduto dai saluti istituzionali delle Autorità. Gli argomenti spazieranno dagli studi storico-archeologici del contesto alle analisi antropologiche dei reperti osteoarcheologici. Alla giornata prenderanno parte monsignor Stefano Bedello, il presidente della Provincia Davide Gilardino, l’architetto Daniele De Luca dell'Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto di Vercelli, la dottoressa Francesca Garanzini, della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli, la professoressa Eleonora Destefanis, docente di Archeologia Cristiana e Medievale presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università del Piemonte Orientale, gli antropologi del Dipartimento di Biotecnologie e Scienze della Vita dell'Università degli Studi dell'Insubria con Marta Licata, responsabile scientifico del progetto, Roberta Fusco, assegnista di ricerca, e Arianna Vanni, borsista di ricerca e gli studenti dei due atenei coinvolti.
La realizzazione del progetto e dell'evento di studio correlato sono stati resi possibili grazie al finanziamento della Fondazione CRT. La partecipazione è gratuita e aperta al pubblico, agli appassionati, agli interessati e agli studenti. Si prega di prenotare inviando un'e-mail a info@bioarcheo.it
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