3ª edizione della Tunisie Challenge
di Diego Melara
7 Ottobre 2023 14:00
La Panda di Edoardo Bodo Corona
RossoPanda Squadra Corse alla Tunisie Challenge 2023. Dal riso al rosso del deserto del Sahara tunisino.
Edoardo Bodo Corona ritorna tra le dune per una nuova sfida, la 3ª edizione della Tunisie Challenge. “La dakar degli anni 70 per gli avventurosi di oggi”. A questa sfida partecipano una moltitudine di persone diverse, da piloti con poca esperienza a quelli più esperti, dove squadre nuove convivono con squadre di veterani che ripetono edizione dopo edizione. Una gara a tappe adatta a tutti i profili con percorsi che assecondano il divertimento di tutti, indipendentemente dall’esperienza, dalla preparazione e dal veicolo.
Edoardo Bodo Corona, nel deserto con un’autentica icona italiana: la mitica Fiat Panda.
Si, una Panda 4x4 del 1987, con la quale ho già fatto delle gare nel deserto, e che per questa occasione abbiamo preparata con una nuova livrea ispirata ad una Fiat Panda che ha realmente corso la Dakar. C’è un po’ di attesa, curiosità, tra tutti gli equipaggi che aspettano di vederla.
Il tuo equipaggio?
Dopo il Rosso Alfa ed il Rossocorsa il RossoPanda. Due amici tre passioni: la Panda 4x4, le avventure e il deserto. Nasce così la RossoPanda Squadracorse. Per la prima volta nella mia vita corro con una donna. E’ stata mia avversaria in tutte le altre gare, adesso abbiamo deciso di unire le forze. Barbara Tota Burnengo è una pilota senese che lo scorso anno mi ha battuto – mentre lo dice sorride divertito E.B.C. ma ancora un po’ piccato - E’ una ragazza bravissima che in genere guida ma questa volta invece viene a farmi da navigatore.
Una gara nel deserto per quanto possa avere un profilo adatto a tutti, rappresenta comunque una sfida estrema. Quali sono le insidie e le principali difficoltà?
E’ una gara principalmente dove non devi mai abbassare la concentrazione, perché comunque corri in condizioni non abituali, né per te né per la macchina. E’ una gara con dei GPX che ci vengono comunicati prima, quindi c’è una traccia da seguire e dei waypoint nascosti che bisogna andare a prendere. In pratica dobbiamo fare il percorso che ci viene dato rimanendone il più fedele possibile. Un po’ come andare per mare, la rotta è dal punto A al punto B, però magari nel mezzo c’è un ostacolo, quindi devi un po’ cavartela se poi riesci a passarci sopra hai fatto “Bingo!” perché rimani in traccia e di solito è quello più difficile. La nostra regola è: seguire la taccia perché le cose facili non ci piacciono possibilmente senza insabbiarci troppo. Seguire la traccia è determinante per il calcolo dei punti per la classifica. In questa gara non è una questione di velocità. Per motivi di sicurezza, infatti, la velocità massima permessa in pista è di 80 km/h ed è il profilo di ogni tappa ciò che marcherà il ritmo dei partecipanti. La classifica della Tunisie Challenge si basa su un sistema di punteggio che dà la priorità alla navigazione con un track, non uscire dal track più di quello che è permesso, e arrivare nel tempo stabilito per ogni tappa, sono questi i punti chiave.
In aggiunta alle abilità di guida serve una grande capacità di orientamento, che diventa un fattore determinante in un ambiente come il deserto senza punti di riferimento. Com’è equipaggiata l’auto?
Abbiamo a bordo: bussola, GPS cartografico e GPS per la navigazione off road.
Niente viene dato per scontato e niente viene lasciato al caso, chi ti supporterà per l’assistenza in gara?
Abbiamo un assistenza nostra, dedicata. Io mi affido alla Miniotti Garage di Moncalieri, che è il mio preparatore e ci segue con i suoi meccanici. Alla sera la macchina va in assistenza da loro, noi dobbiamo solo correre.
Accortezze, segreti e tecnica di guida?
Nella sabbia devi quasi galleggiare, perché se hai un piede troppo aggressivo affondi. Sulla sabbia le gomme vanno sgonfiate (molto) mentre sul battuto vanno gonfie. La cosa si fa faticosa dopo un po’ quando hai duecento metri di sabbia, battuto poi di nuovo sabbia e poi battuto, ogni volta devi gonfiare e sgonfiare e tutto nel minor tempo possibile. Poi a me piacere stare davanti nel gruppo per andare dove voglio io e fare una gara tranquilla. Molte volte poi il mio vizio è quello di seminare quelli dietro per evitare che mi seguano. Nel senso che se faccio giusto sono bravo io, se sbaglio, sbaglio io, ma non voglio che tu faccia giusto perché io faccio giusto…
La Tunisie Challenge la definiscono un campo di gioco per istinto ed emozioni. Come è nata questa passione?
Io mi sono avvicinato a questo mondo per gioco, nel senso che la sfida iniziale era prendere un utilitaria d’epoca, vecchia, e portarla nel deserto per correrci una gara. La prima edizione, il mio primo deserto, l’ho vinto – Edoardo Bodo Corona ha trionfato nel 2021 alla Sahara Racing Cup – e quindi li è scattata questa cosa qui di continuare questo percorso e di andare ad aumentare gli appuntamenti anche se “caldo” e “sabbia” sono due elementi che non gradisco ma mi piacciono molto le auto e poi sei proprio all’avventura. Inoltre per la prima volta nella mia vita anch’io ho provato il “Mal d’Africa”, quella sensazione di nostalgia, perché quando finisce arrivi stanco però dici: è già ora di tornare a casa...
Una settantina i team in gara divisi per categorie a secondo del veicolo (Autovetture, Suv, Fuoristrada, SSV). Dopo l’arrivo in nave da Genova, in Tunisia il venerdì sarà la giornata delle verifiche tecniche e amministrative. Il via sarà dato sabato 14 dalla spiaggia di Hammamet e la prima tappa condurrà i partecipanti a Tozeur. Da qui domenica i piloti raggiungeranno Douz, conosciuta come “la porta del deserto”, l’oasi più antica della Tunisia, che si erge a ridosso del deserto del Sahara, tra dune di sabbia bianca e autentiche foreste di palme da dattero. Nelle tappe successive tra gli infiniti spazi desertici dove il silenzio sarà rotto dal ruggito dei motori e le emozioni saranno amplificate, si toccheranno: Tembain, Matmata per poi giungere a Djerba mercoledì 18. Al termine delle 5 tappe giovedì 19 sotto il fascino della cultura berbera si svolgeranno le premiazioni.
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