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VERCELLI

"Kevin, sarai sempre nei nostri cuori"

Folla ai funerali di Laganà, poi palloncini e rombo di moto

funerale Kevin Laganà

“Non ti dimenticheremo mai, sarai sempre nei nostri cuori”, è la frase che ha accolto il feretro di Kevin Laganà nel Duomo di Vercelli nella mattinata di sabato 30 settembre. Un pensiero che esprime il sentimento dei famigliari, degli amici ma anche di tutta la cittadinanza vercellese spiritualmente unita e partecipe nel dolore per questo grave lutto. Ad aspettare il feretro di Kevin c’erano centinaia di persone; il sagrato era gremito e molti non hanno potuto trovare posto nel Duomo per la funzione religiosa. Tra i presenti hanno voluto far sentire la loro vicinanza la vice prefetto Cristina Lanini, il sindaco Andrea Corsaro, il presidente della Provincia Davide Gilardino, e i rappresenti di tutte le forze dell’ordine. Per il Consiglio comunale c’erano il vice presidente Gianni Marino e l’ex sindaco Maura Forte. Il funerale è stato officiato da mons. Giuseppe Cavallone insieme a Don Massimo Bracchi che ha tenuto l’omelia. In apertura mons. Cavallone ha voluto rimarcare il fatto che tutti “noi siamo stati colpiti da questo evento che ci riguarda perché ci accomuna nell’unico destino”; poi ha indicato nella fede e nella speranza la via per proseguire sulla strada che Cristo ci ha indicato. L’omelia di Don Massimo Bracchi ha voluto portare pace e consolazione nei cuori dei parenti e degli amici ma anche di tutti i presenti: “il messaggio che oggi il Signore ci propone con forza in queste due letture che abbiamo ascoltato è che c'è un prima e c'è un dopo. C'è il tempo dell'oscurità della morte del sepolcro e c'è il tempo della novità. Le cose di prima sono passate, dice Dio, io faccio nuove tutte le cose: non più morte, lacrime, lutto, lamento, affanno. Queste sono le cose di prima, adesso spazio alle cose nuove: un cielo nuovo e una terra nuova”. Poi, in conclusione: “Oggi preghiamo perché Dio asciughi lui stesso le lacrime sui vostri volti, secondo la sua promessa. Chiediamo a Gesù che ha conosciuto l’atroce morte di croce, ma che è risorto e ha vinto la morte, che aiuti anche voi a superare quella morte che vi portate nel cuore da un mese, per lasciare spazio a vita nuova. Kevin vorrebbe questo per voi, Kevin che è vivo con i suoi amici e colleghi nel mondo di Dio, vi chiede questo (…). Continuate a volergli bene ma riprendete a vivere. Dobbiamo essere nel mondo delle cose nuove, ce lo ha detto il Signore e lo ripeterebbe Kevin”. La cerimonia funebre si è conclusa tra l’emozione generale e tante lacrime per l’ultimo saluto. Sul sagrato, a contornare la partenza del feretro, il suono delle canzoni preferite, il volo di palloncini, i fumogeni e il rombo delle moto di cui Kevin era appassionato.

Questo funerale è stato l’ultimo delle cinque vittime della strage di Brandizzo che il nostro Paese non dimenticherà. Al dolore si associa il sentimento comune di verità e giustizia, che rimarrà forte fino a quando eventi come questi non si ripeteranno mai più.

funerali Kevin

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