Università popolare
di Robertino Giardina
10 Luglio 2023 15:33
Domenica 9 luglio si è svolta in Piazza Cavour la nona edizione del festival del fumetto “Vercelli tra le nuvole”, quest’anno caratterizzato da un tema decisamente originale dato dalla fusione culturale tra cibo e fumetti: “Gnam Gnam. Anche i fumetti mangiano”.
La manifestazione è stata curata dall’Università Popolare di Vercelli, rappresentata da Paola Bernascone Cappi e dall’associazione culturale Creativecomics, mentre la direzione artistica è stata affidata al fumettista Daniele Statella. Il programma della giornata, molto corposo, ha visto la partecipazione di tanti autori ed autrici fumettisti che hanno presentato le loro opere al pubblico negli stand allestiti nel centro storico della città. L’elenco dei partecipanti sarebbe veramente lungo, ma per ulteriori approfondimenti, per conoscere i nomi e gli eventi che hanno animato questa manifestazione è possibile consultare la pagina Fb “Vercelli tra le nuvole”. In piazza e sotto i portici c’erano anche alcuni stand preposti alla vendita di gadget e fumetti che hanno costituito un’altra vera attrattiva per i collezionisti e gli amanti del genere. Il programma ha previsto anche un “Talk” curato da PianetaB Web Radio con i doppiatori Federica Valenti, Francesco B.Maggioni, Gabriele Donolato. Inoltre la piazza ha fatto da sfondo per “l’imperdibile appuntamento con i giochi di ruolo a cura de ‘La stanza dei sogni’ per una giornata all’insegna del divertimento per tutti.”
Tra i momenti salienti della giornata ricordiamo che nel programma sono stati inseriti alcuni passaggi collegati proprio al binomio cibo-fumetto come “l’Aperitivo Comics” e la presentazione del libro “Storia della cucina italiana a fumetti”, con un sottotitolo, “Dalle tagliatelle etrusche al tiramisù”, che ha suscitato quella giusta curiosità mirata alla scoperta della storia sotto l’aspetto culinario, attraverso una sceneggiatura a fumetti. L’incontro ha visto la partecipazione di Paola Bernascone Cappi, Marco Madoglio (sceneggiatore del libro), Mirko Perniola (sceneggiatore) e di Gianluca Mercadante che ha moderato e stimolato i presenti con domande finalizzate a conoscere la struttura del libro, la sceneggiatura, l’approccio con la storia e tutti quegli aspetti tecnici sconosciuti al pubblico. Nelle parole di Gianluca Mercadante l’apprezzamento per l’originalità della creazione considerato che: “Si tratta di un’ottima idea quella di raccontare le ricette, la storia culinaria con un fumetto”.
Gli interventi di Perniola e Madoglio, nella loro concretezza, hanno evidenziato la complessità strutturale e la necessaria armonia che deve scaturire tra i vari passaggi che costituiscono la creazione di un’opera così particolare. Un aspetto notevole, descritto da Perniola, riguarda la tempistica: “Quello che leggiamo in trenta, quaranta minuti necessita di un tempo di lavorazione molto ampio: dalla sceneggiatura alla creazione del fumetto possono trascorrere anche un anno e mezzo o due anni”. Paola Bernascone è intervenuta anche come rappresentante locale dell’Accademia della cucina, editrice di questo testo voluto dal presidente Paolo Petroni, soffermandosi sugli obiettivi del libro che “è stato dedicato anche ai nostri ragazzi affinché conoscano le nostre radici, perché la cucina è cultura che deve trasmettere i valori delle nostre tradizioni”. Il testo “è stato tradotto in otto lingue tra cui il cinese, il giapponese e l’arabo ed è presente nelle ambasciate di tutto il mondo ed in tutti gli istituti culturali all’estero”, questo perché, come si legge nello statuto, all’art. 3 uno degli obiettivi è quello di “promuovere e favorire tutte quelle iniziative che, dirette alla ricerca storica e alla sua divulgazione, possono contribuire a valorizzare la cucina nazionale in Italia e all’estero anche come espressione di costume, di civiltà, di cultura e di scienza”.
La manifestazione ha avuto un altro momento molto partecipato nella “sfilata cosplay” che si è svolta nel pomeriggio, curata da Moguwork. Ricordiamo che questo termine, cosplay, “indica la pratica di indossare un costume che rappresenti un personaggio riconoscibile in un determinato ambito e interpretarne il modo di agire”. Una gara tra appassionati del cinema, dei fumetti che hanno interpretato in gruppo o singolarmente il ruolo di un personaggio, con la scelta di una traccia audio come sottofondo all’esibizione. Il tutto sotto l’osservazione di una giuria preposta alla valutazione di ogni aspetto delle singole esibizioni. I giurati hanno assegnato cinque premi: personaggio maschile, femminile, Kid, gruppo e infine Moguwork. La gara si è conclusa con il ringraziamento degli organizzatori, dei giurati che, insieme ai presentatori, hanno voluto sottolineare la bravura, la passione e l’entusiasmo che ha caratterizzato ogni esibizione.
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