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"Una luce su Sant’Andrea: il primo grande ospedale costruito in Italia"

Paolo Mensa e Aldo Ferraris (Consulta 1219) hanno presentato la relazione al Club

"Una luce su Sant’Andrea: il primo grande ospedale costruito in Italia"

“Il primo grande ospedale costruito in Italia è il Sant’Andrea che si componeva anche del Borgo di Larizzate, da cui otteneva il sostentamento economico tramite l’attività agraria”: è un aspetto storico emerso durante la conviviale di mercoledì 17 maggio del Rotary Sant’Andrea Vercelli – Santhià - Crescentino, presieduto da Fabrizio Pissinis, che si è tenuta al Circolo Ricreativo di Vercelli. Relatori l’architetto e presidente di Consulta 1219 Paolo Mensa e l’architetto e professore di Consulta Aldo Ferraris.

Innanzitutto, Mensa ha fornito una presentazione di Consulta: “L’associazione – ha affermato - nasce in occasione delle celebrazioni degli 800 anni della Basilica di Sant’Andrea. All’interno di Consulta convergono diverse figure istituzionali, enti, diversi ordini professionali e associazioni culturali del territorio. Il nostro cuore pulsante è la multidisciplinarità: passiamo dall’ambito umanistico a quelli scientifico e del terzo settore. Questo consente di organizzare eventi che incidano in più settori”.
Così Consulta cerca di portare avanti diversi progetti tra i quali “quello di costruzione dell’agrovoltaico. Se si riuscisse, grazie all’Asl, alla Regione e ai professionisti all’interno di Consulta, il nostro ospedale potrebbe essere il primo in Italia a essere alimentato da energia sostenibile”.
Per ritornare alla storia e alla genesi delle ricerche sull’ospedale Mensa ha ricordato che nel 2003 c’è stata una prima pubblicazione in merito e poi nel 2019 è stato organizzato un convegno internazionale in cui il Sant’Andrea è stato certificato come il primo grande ospedale.  Si è dunque entrati così nel vivo della relazione intitolata appunto "Una luce su Sant’Andrea: il primo grande ospedale costruito in Italia".
Aldo Ferraris ha poi preso parola illustrando il libro scritto da Giorgio Ferrari (ospite della serata) insieme a Bianca Rusconi e a Miriam Ferrari. All’interno della pubblicazione si trovano importanti informazioni: “Nel 1200 – ha detto Ferraris - in città c’erano oltre 30 ospedali. Non erano come siamo abituati a concepirli oggi: erano luoghi di accoglienza in cui si offriva ospitalità normalmente ai viandanti e la gratuità durava per tre giorni”. Così l’Ospedale Sant’Andrea “nato e voluto da Guala Bicheri, lentamente e gradualmente incorpora tutti gli altri ospedali fino a diventare l’Ospedale Maggiore che oltre a essere storicamente importante ha avuto una funzione che non tutti conosciamo – ha proseguito Ferraris – L’ospedale di Vercelli, grazie al patrimonio raccolto a partire da Guala Bicchieri, un anno dopo la fine dei lavori, ovvero nel 1925, compera Larizzate. Bicchieri fa acquistare questo borgo perché dal ricavato economico dell’attività agraria si ottiene il sostentamento economico dell’ospedale”. Così a partire da Larizzate, proseguendo con tutte le altre acquisizioni, tra cui il Castello di Prarolo e tutti i lasciti dei benefattori che hanno contribuito a far diventare l’ospedale forte sul piano finanziario: “Infatti – ha sottolineato Ferraris – l’attuale ospedale in corso Abbiate è stato costruito interamente con la capacità finanziaria del Sant’Andrea”. Ma un altro aspetto importante del nostro ospedale è quello di “aver contribuito in modo determinante alla crescita della città. Nel corso dei secoli ha infatti commissionato attività ad artigiani di ogni tipo”.  Ferraris ha poi parlato delle piante officinali che veniva coltivate: “Uno dei progetti che abbiamo in programma – ha detto – consiste nella riorganizzazione del chiostro di Sant’Andrea: vorremmo riscostruire il giardino racchiuso da mura contenente le piante officinali”.  Non solo. “L’ospedale è ispiratore di un progetto ambizioso - ha concluso Ferraris – che intende trovare le risorse per rigenerare Larizzate creando un albergo diffuso, diversi musei, laboratori didattici e mostre, Il progetto si chiama LarizzArte”. Ma tra le imminenti iniziative di Consulta 1219 c’è quella intitolata “Una Luce su Sant’Andrea” organizzato con Fraternità della Trasfigurazione in collaborazione con il Comune e l’Atl: all’interno dell’Abbazia sarà allestita una mostra fotografica “Stelle e simboli sui cammini di Fede” che verrà inaugurata sabato 20 maggio con un momento musicale “così che possa essere un’occasione di valorizzazione all’abbazia e un richiamo di significati che vanno verso l’alto” ha affermato l’ospite Suor Alfonsina Zanatta con Suor Maria Rosaria Memoji.
Alla serata erano presenti Benedetta Delleani, Assistente del Governatore e Federico Pizzamiglio, presidente del RotarAct Sant'Andrea (accompagnato dai suoi soci).

 

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