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Agenti e rappresentanti di commercio

Il vercellese Valter Ricci rieletto nel direttivo Fnaarc

"Figure centrali per l'economia"

Ascom

Il vercellese Valter Ricci rieletto per i prossimi 5 anni nel consiglio direttivo Fnaarc, agenti e rappresentanti di commercio. Alberto Petranzan al secondo mandato da presidente. “Dobbiamo dialogare con le aziende mandanti per affrontare e superare insieme le difficoltà del mercato” sottolinea Ricci. 

Dal rinnovo degli accordi economici collettivi, all’e-commerce, al fisco più temi “caldi” per la categoria in un momento di grande incertezza economica. “Viviamo un momento di grande incertezza economica – afferma Petranzan – ma come durante i mesi più difficili della pandemia gli agenti e rappresentanti di commercio non si sono risparmiati per sostenere con il loro impegno l’attività delle tante medie e piccole imprese del nostro Paese, siamo pronti anche in questa fase a dare il nostro contributo. Fnaarc è il punto di riferimento della categoria. Dobbiamo dialogare con le aziende mandanti per affrontare e superare insieme le difficoltà del mercato”.

Primo punto di questo dialogo è il rinnovo degli accordi economici collettivi con le associazioni d’impresa. “Per ridisegnare e valorizzare – spiega Petranzan - la figura dell’agente di commercio che, nel tempo, si è costantemente aggiornata”. In Italia gli agenti e rappresentanti di commercio sono oltre 211 mila, in calo rispetto al 2019, l’anno pre-Covid, quando erano 224 mila, ma con un ruolo che si mantiene centrale per l’economia perché attraverso di essi si intermedia il 70% del Pil. Grande attenzione, quindi, da parte di Fnaarc all’evoluzione della professione: “con la crescita dell’ecommerce – sottolinea Petranzan –
dev’essere garantito il diritto delle provvigioni per gli ordini comunque effettuati dall’agente e chiusi online. Ed occorre anche una migliore regolamentazione per le tante attività accessorie richieste agli agenti e rappresentanti di commercio nello svolgimento del loro lavoro di promozione”.

Altro capitolo importante è il fisco. Fnaarc punta all’innalzamento del tetto del regime forfetario e chiederà al nuovo Governo e al Parlamento un’interlocuzione con l’obiettivo di adeguare finalmente il tetto di deducibilità dell’auto: “Valori fermi ormai da troppi anni. L’automobile è uno strumento fondamentale per gli agenti e rappresentanti di commercio, un vero e proprio secondo ufficio – ricorda Petranzan – ogni anno percorriamo mediamente con l’auto 60.000 chilometri”.

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