Piazza Cavour
31 Ottobre 2022 11:40
Buongiorno direttore,
dispiace segnalare lo stato di degrado in cui versa Piazza Cavour il sabato o la domenica mattina, sembra un campo di battaglia. Unica certezza è che non sia colpa dell'Azienda che svolge il servizio di Igiene Urbana perché ho visto, più volte, alcune squadre addette alla pulizia intervenire la mattina presto – con non poche difficoltà - per sgomberare i rifiuti (anche se si potrebbe intervenire anche con una spazzatrice stradale aspirante); avrebbero potuto dedicarsi ad altri servizi più utili alla collettività se solo gli avventori dei locali della piazza fossero stati più civili.
E' avvilente pensare che, a ridurre così la piazza, siano stati proprio i ragazzi, i nostri giovani, i nostri figli che dovrebbero essere parte attiva di quel cambiamento green e per i quali – con grande sforzo – tutta la Comunità, la Politica, l’Europa si sta mobilitando per garantire loro un futuro sostenibile. Ritengo che sia venuto il momento di agire.
Ad esempio, perché non coinvolgere i gestori dei locali al fine di sensibilizzare i propri clienti (presumo, in larga parte, maggiorenni)? Perché non imporre ai gestori (tra l’altro ben individuabili) il divieto di utilizzare bicchieri e cannucce di plastica che vengono abbandonati, polverizzati e distribuiti tra i ciottoli della piazza insieme ai mozziconi e che sono difficili da eliminare con le ramazze della Municipalizzata? Perché non istituire contenitori per la raccolta di differenziata e dimensionarli in funzione dei volumi di rifiuti prodotti il venerdì e il sabato sera? Perché non istituire un servizio di ordine pubblico che sanzioni le persone che abbandonano i rifiuti? L’art. 232ter del Dlgs 152/06 (Testo Unico Ambientale) recita: “Al fine di preservare il decoro urbano dei centri abitati e per limitare gli impatti negativi derivanti dalla dispersione incontrollata nell'ambiente di rifiuti di piccolissime dimensioni, quali anche scontrini, fazzoletti di carta e gomme da masticare, è vietato l'abbandono di tali rifiuti sul suolo, nelle acque, nelle caditoie e negli scarichi.” Per il mancato rispetto di questa disposizione sono previste sanzioni da 30 a 150 euro e una parte dei proventi deve essere destinata ai comuni nel cui territorio sono state accertate le violazioni per l’avvio di apposite campagne di informazione, volte a sensibilizzare i consumatori sulle conseguenze nocive per l'ambiente derivanti dall'abbandono dei rifiuti.
Considerate questa relazione lo sfogo di un cittadino vercellese, molto dispiaciuto di aver verificato che il riconquistato divertimento serale e notturno della nostra gioventù debba necessariamente essere accompagnato da un tale grado di inciviltà e maleducazione. Volevo solo suggerire proposte di soluzione. Grazie per l’attenzione.
Luca Fratini
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