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Cna Piemonte Nord

"Contributo a una legislatura a misura di artigiani e piccole imprese"

Proposte per un patto sociale che riavvii lo sviluppo economico e sociale

artigianato

Cna Piemonte Nord aderisce al Manifesto lanciato da Cna nazionale e lo propone ai leader politici del territorio e ai candidati alle prossime elezioni politiche indette per il 25 settembre, con la volontà di contribuire a una legislatura che sia a misura di artigiani e piccole imprese. "Cna ha preparato un decalogo, una serie di proposte concrete per un nuovo patto sociale per riavviare con forza lo sviluppo economico e sociale dell’Italia”, spiega il direttore Cna Piemonte Nord Marco Pasquino.

"Chiediamo ai rappresentanti politici del nostro territorio e a coloro che si candidano ad entrare in Parlamento, ai quali invieremo il decalogo - aggiunge Pasquino - di farsi parte attiva in una strategia di rilancio che parta dal livello periferico e arrivi a quello nazionale".

"E’ necessario che alla cultura emergenziale si sostituisca una ritrovata capacità di guardare le profonde trasformazioni che investono la società italiana – afferma Massimo Pasteris, presidente Cna Piemonte Nord - in modo da recuperare la centralità dei soggetti sociali, veri e propri connettori ai processi reali. L’artigianato e la piccola imprenditoria diffusa sono il perno del modello produttivo del nostro Paese. Questo modello è un fattore di innovazione continua, di creazione di lavoro qualificato in sintonia con il territorio. Ai nuovi parlamentari e al nuovo Governo che usciranno dalle urne proponiamo un nuovo Patto Sociale che ci mettano nelle condizioni di affrontare e superare le tante sfide con le quali dobbiamo misurarci, dall’attuazione del Pnrr, alla transizione ecologica, la crisi energetica, le incognite della Guerra e il post pandemia".

Le dieci proposte di Cna riguardano:

  •  Energia, con un focus sulla scelta strategica dell’autoproduzione
  • Semplificazione, ritenuta la strada maestra del cambiamento
  • Politica industriale tagliata su artigiani e piccole imprese
  • Export, Made in Italy, Turismo, tre leve di crescita
  • Lavoro, contrattazione collettiva, formazione, rappresentanza, per favorire una occupazione di qualità e uno scatto di produttività
  • Fisco più leggero, più semplice e più orientato allo sviluppo
  • Concorrenza in un’ottica di tutela delle piccole imprese
  • Infrastrutture materiali e immateriali, per irrobustire l’ossatura imprenditoriale del nostro Paese
  • Legalità, da perseguire combattendo la criminalità ma anche tutte le forme di abusivismo, sommerso, riciclaggio e usura
  • Welfare e Pensioni, per assicurare condizioni dignitose agli anziani e ai cittadini più fragili

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