Coldiretti vercelli-biella
di Francesca Siciliano
27 Febbraio 2022 19:09
Un problema globale che si può riversare territorialmente sotto più aspetti: ambientale, economico, gestionale e sociale. A partire dall’anomalia climatica e dal riscaldamento globale abbiamo sviluppato un’inchiesta in cui abbiamo trattato le ricadute per gli impianti sciistici e per la risicoltura. In questo articolo, invece, parleremo di agricoltura per poi trattare il problema della condizione e della gestione degli acquedotti.
“Al momento non si può che cercare di razionalizzare al meglio le risorse idriche che abbiamo”: ad affermarlo, a seguito della condizione di siccità che si sta verificando in Piemonte ormai da tempo, è il presidente di Coldiretti Vercelli-Biella Paolo Dellarole. Il deficit delle risorse idriche accumulate nella neve, secondo un report di Arpa Piemonte che fa riferimento a gennaio, è del 60%: “Stiamo registrando un inizio di campagna abbastanza anomalo – dichiara Dellarole – l’accumulo di neve, rispetto all’anno scorso è nettamente inferiore. Ora bisognerà vedere come si ‘comporterà’ il clima durante l’anno. C’è una certa preoccupazione parlando di risaie perché fanno un po’ da serbatoio che rimpinguano le falde della pianura Padana. Ma magari pioverà per un mese di fila e si ricaricheranno…”.
A soffrire maggiormente in questo periodo sono le colture autunno vernine: “Quindi il grano e l’orzo – dichiara il presidente – Sembra primavera, ma siamo a febbraio. Questi due potrebbero essere i primi a subire un calo di produzione, ma per le altre coltivazioni è ancora prematuro parlare di ricadute. Per ora al di là di una certa preoccupazione non stiamo riscontrando problemi”. Una situazione anomala: “È ormai da oltre 70 giorni che non piove consistentemente in Piemonte – afferma Dellarole – anche se annate siccitose ne abbiamo già viste. Ora non si può che cercare di razionalizzare al meglio le risorse idriche con una programmazione al fine di conservare l’acqua che cade dal cielo o che si accumula in montagna: ma sono scelte politiche del Paese”.
Tra gli altri problemi che stanno affrontando gli agricoltori c’è quello della peste suina, ma per non ora non ci sono stati casi in provincia di Vercelli: “Il caso è contenuto nelle zone di Alessandria, Asti e Cuneo – specifica Dellarole – al momento è stata creata una cintura sanitaria. Non ci sono stati casi a Vercelli, ma si teme che con la bella stagione i cinghiali inizino a spostarsi”. Ma ad oggi a preoccupare sono soprattutto gli incrementi dei costi delle materie prime: “Gli aumenti dell’energia e delle materie sono importanti” sottolinea Dellarole.
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