vercelli
20 Febbraio 2022 17:27
Il cavalcaferrovia chiuso di corso Avogadro di Quaregna
Riceviamo e pubblichiamo.
Con riguardo all’articolo pubblicato su “La Sesia” in data 18.02.2022, inerente il cavalcaferrovia di Corso Avogadro di Quaregna, ed in merito alle dichiarazioni dell’Amministrazione comunale con riguardo allo stesso, si condividono alcuni brevi spunti riflessione.
In primo luogo, quanto riferito dal Sindaco in merito all’ "autorizzazione di Ferrovie dello Stato” afferente la soluzione del varco sui binari, non viene ulteriormente specificato e non ne vengono descritti i termini.
Non è dunque chiaro se si sia tenuto o meno conto del destino della linea Casale-Vercelli che passa proprio in quel punto, e che ad oggi risulta solo sospesa e non soppressa.
Nel caso in cui venisse riattivata questa tratta, sarebbe ad esempio necessario valutare come far collimare il rinnovato traffico ferroviario con quello automobilistico.
Ci si chiede dunque se l’Amministrazione si sia posta questa domanda, e se abbia o meno previsto anche tale concreta eventualità (che potrebbe ad esempio dover comportare la costruzione di un nuovo cavalcavia o di un passaggio a livello): il tutto per valutare fin d’ora ogni possibile elemento di futuro aggravio della circolazione in quell’area.
Per quanto attiene, invece, la futura viabilità prospettata dall’Amministrazione, volta a ricongiungere il Rione Aravecchia con la strategica via Trino (considerata anche la vicinanza del nosocomio cittadino e la sua incidenza sull’adeguata percorribilità veicolare), si osserva come non risulti affatto definito l’ambito degli interventi che dovranno essere svolti a riguardo, nemmeno in termini generali: stante la decisione di procedere con la demolizione dell’opera esistente, una minima progettualità per il futuro piano viabile della zona risulta invece più che mai opportuna. Ciò al fine di prevenire ogni pericolo di congestione del traffico a motore in una zona chiave per la circolazione stradale cittadina.
In parallelo con l’assenza di una chiara progettualità futura in tema di viabilità, emerge altresì una estrema vaghezza con riguardo alle risorse su cui la stessa andrebbe a fondarsi.
Pare oltremodo limitativo fare richiamo alle alienazioni ed agli oneri di urbanizzazione della zona industriale come sostegno di progetti che non sono neppure stati pianificati.
In definitiva, ci pare che l’Amministrazione non abbia adeguatamente prospettato le conseguenze sia pratiche (viabilità), che in termini di relazione con altri Enti (ad esempio Ferrovie dello Stato) e da ultimo (ma non meno importante) il profilo economico che inevitabilmente grava su tutta la Comunità.
Si rende dunque necessario procedere quanto prima con gli approfondimenti del caso circa tali tematiche.
Gruppo consiliare Voltiamo Pagina
Roberto Scheda, Paolo Campominosi e Andrea Conte
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