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la cerimonia

Vercelli: il premio “Donna dell’anno” a Sabrina Mugnos

Il Soroptimist Club e la Provincia hanno insignito la nota geologa

Il Grande Nord di Sabrina Mugnos protagonista di "Intersezioni"

Sabrina Mugnos

“Sono una donna di scienza e la scienza è un metodo. In me c’era un fuoco sacro: nel senso di sete, bisogno di conoscere e di sapere. Quando avevo 6 o 7 anni stavo fuori sul terrazzo a vedere il cielo che parlava e facevo congelare la casa”: con queste parole si è presentata Sabrina Mugnos, laureata in Geologia ad indirizzo geochimico-vulcanologico, divulgatrice scientifica e viaggiatrice. A lei, mercoledì 22 settembre, nella sala Soms, è stato consegnato il premio “Donna dell’anno”, supportato dalla Provincia di Vercelli e dal Soroptimist Club Vercelli presieduto da Rita Chiappa.

Il riconoscimento consiste in una targa e in una somma di denaro consegnata dal presidente della Provincia Eraldo Botta, che verrà utilizzata per l'acquisto di attrezzature utili al lavoro della scienziata e al miglioramento dell'attività didattica che svolge al liceo scientifico “Avogadro”: “Sabrina merita tantissimo questo premio – ha sottolineato Botta – La sua vita ruota attorno allo studio e ai libri. Sono molto contento di essere qui e orgoglioso di avere donne come lei nella nostra provincia che ci rappresentano in modo splendido”.

Il premio, in particolare, è stato istituito nell'ambito dei festeggiamenti per il centenario del Soroptimist; Mugnos è stata premiata perché ha cooperato al raggiungimento degli obiettivi del Club: “Ha contribuito alla promozione del potenziale delle donne e al sostegno dell’avanzamento della condizione femminile – ha sottolineato la presidente Chiappa - È una donna che si è fatta onore nel campo della divulgazione scientifica, settore in cui le donne sono poco rappresentate. Lei ha in corso di stampa due libri e ne già pubblicati 12”.

Non solo: Sabrina Mugnos ha tenuto la sua prima conferenza a 11 anni e ha sempre avuto tante passioni: “Prima di iscrivermi all’Università volevo fare Lettere e ne ho fatte di tutti i colori – racconta - Montagna, flauto, pittura e costruivo telescopi…”. Il suo amore verso la scienza è interminabile: “Se non avessi la mia età - sottolinea la geologa - studierei sempre e farei tutte le lauree”. Tutto questo senza mai dimenticare il cuore: “Non trovo un senso nell’accaparrare titoli ed esperienze senza di esso. Per questo nella seconda parte della mia vita mi voglio dedicare alle persone e accompagnarle nei viaggi”. Intanto Mugnos sta insegnando al liceo scientifico: “Mi piace portare fuori gli studenti e aprire loro il libro della natura”. 

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