Associazione Argilla
di Francesca Siciliano
10 Giugno 2021 15:47
Un momento della presentazione del progetto (foto di Francesca Siciliano)
Un alloggio, in comodato d’uso all’associazione Argilla, per accogliere i detenuti in permesso premio. E’ un progetto del Tavolo carcere e della casa circondariale di Billiemme a cui ha aderito il Comune. Sarà un’occasione per avviare un percorso di reinserimento sociale.
La casa è a disposizione per il tempo del permesso premio concesso dal giudice: che varia, ma generalmente va dai 2 ai 4-5 giorni. Mercoledì 9 giugno è stato presentato il progetto, denominato “Casa permessi premio”, nella sede di Argilla all’Oasi delle rose, in via America. “Io ho saputo della necessità di un luogo dove far incontrare i detenuti in permesso premio, che non hanno i famigliari residenti nelle vicinanze, quando c’era ancora Andrea Raineri – ha spiegato Alessandra Pitaro, dirigente del settore Politiche sociali del Comune - Io all’epoca ero ancora funzionario e lui era venuto a parlarmi subito di questa necessità: ci eravamo attivati per cercare un luogo adatto tra quelli a disposizione delle Politiche sociali. Lo abbiamo individuato e provveduto a tutte le operazioni di ristrutturazione. L’alloggio era nuovo quando lo abbiamo consegnato: è stato sistemato appositamente per questa necessità. La volontà del Comune e anche dell’attuale Amministrazione è quello di collaborare e dare suo supporto nell’ambito delle esigenze che nascono nel Tavolo carcere. A fine febbraio la giunta comunale ha approvato il progetto – ha proseguito Pitaro - Ora con Argilla ci stiamo aiutando a vicenda per poter risolvere i problemi collegati alle utenze che sono in fase di evoluzione, ma da luglio l’alloggio sarà completamente utilizzabile”.
“Sono stati fatti dei lavori importanti – ha evidenziato Manuel Mellace presidente di Argilla – è tutto nuovo ed è un bell’appartamento”. Argilla si occuperà della gestione e dell’organizzazione dell’attività insieme alle associazioni del Tavolo carcere: “I tavoli sono organismi complessi – ha sottolineato Sara Ghirardi del Centro territoriale per il volontariato, che facilita il tavolo – L’essere tanti e diversi garantisce la sostenibilità nel tempo dei progetti. C’è una rete garantita e che consente di andare avanti promuovendo sia le attività all’interno del carcere che quelle esterne di sensibilizzazione”. I volontari di Argilla e del Tavolo carcere avranno un ruolo importante: “Il passo successivo – ha aggiunto Valeria Climaco responsabile dell’area educativa della casa circondariale – potrà essere quello di prevedere un permesso premio accompagnato da alcune figure di volontariato che sia anche diurno. Laddove c’è un volontario o più che si offrono per far trascorrere alla persona qualche ora all’esterno del carcere se ne potrà parlare – ha proseguito Climaco - I volontari inoltre hanno fatto un corso di formazione; infatti il permesso premio non è uno spazio di libertà totale, ma è perimetrato da alcune norme che il magistrato prescrive”. All’incontro erano presenti il gruppo di lavoro, i rappresentanti delle varie associazioni e della casa circondariale.
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