Vercelli
di Simone Ottavis
17 Aprile 2021 15:04
Un momento del flash mob davanti alla Piastra
Flash mob nella mattinata di oggi, sabato 17 aprile, fuori dalla Piastra ambulatoriale di largo Giusti, sede del consultorio di Vercelli. La manifestazione, promossa dalla Cgil Vercelli Valsesia e il particolare dal Coordinamento Donne Spi, è stata organizzata come protesta sulle politiche della Regione Piemonte nell'ambito delle norme che regolano il settore dell'interruzione volontaria di gravidanza sul territorio.
"Dopo le polemiche per i paletti messi alla Ru486 (la pillola abortiva non più somministrabile nei consultori, ndr), la Regione Piemonte ha assesta un altro colpo all’interruzione volontaria di gravidanza nei consultori - hanno spiegato gli organizzatori - Tra i requisiti richiesti alle organizzazioni e associazioni che possono operare nei servizi di tutela materno-infantile delle Asl, queste infatti devono fare riferimento ai principi pro vita. In questo modo, la Regione Piemonte ostacola ancora di più ogni donna che vuole interrompere la gravidanza perché la procedura è ancora oggi una lotta contro il tempo, complice la burocrazia e la carenza di personale medico nelle Aziende sanitarie locali". Al presidio hanno partecipato Uil Biella Vercelli, Uil Pari opportunità e Diritti, Arci Vercelli Biella Alto Canavese, Arcigay Rete Donne Transfemminista, Se Non Ora Quando-Vercelli, Arcigay Rainbow Vercelli Valsesia, Il Groviglio Associazione Lgbt, Femminismo e altre Liberazioni e Collettivo Femminista Vercelli Antifascista.
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