«Affidiamo il futuro alla Provvidenza di Dio»

Commento al Vangelo del 1° gennaio

Il 2026, nuovo anno, vogliamo metterlo sotto lo sguardo di Maria, Madre di Dio. Facciamo anzitutto memoria del passato dell'anno che è finito, che non è da dimenticare.

Come sempre di parole se ne sprecano: difficile, brutto da cacciar via.

Ma non c'è stato solo tanto male, c'è stato anche il bene che non si può dimenticare. Abbiamo dunque sperimentato che c'è tempo e tempo, perché la vita è così.

Adesso guardiamo al futuro, ai 365 giorni che ci aspettano, un futuro che non possiamo conoscere, noi vorremmo conoscere il futuro, possedere il tempo, ma non ci è concesso.

Abbiamo il futuro. Affidiamo il futuro alla Provvidenza di Dio, il suo amore di Padre vegli su di noi e interceda per noi.

Maria, Regina della pace, nulla potrà mai separarci dal suo amore in Cristo Gesù, neppure la nostra fragilità, la morte, neppure il peccato.
Affidiamogli con fiducia il futuro che ci aspetta: Gesù Cristo il buon pastore è la porta per passare oltre; a lui memoria, futuro e presente. Scenda su di noi la benedizione di Aronne, che abbiamo ascoltato nella prima lettura.

La pace significa per tutti noi salute, amore, amicizia. Maria, stella del mare, ci accenda sempre di bene. Continuiamo a celebrare la nascita di Gesù con la pace con la quale Maria è venuta come nostra madre, Regina della pace.