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Sulla mia strada

Misericordia, luce che ci accompagna per non sbagliare strada

Monsignor Sergio Salvini commenta il Vangelo di domenica 2 novembre

candele defunti

La liturgia della commemorazione dei defunti è un giorno di memoria del passato, un giorno per ricordare coloro che hanno camminato prima di noi, che ci hanno anche accompagnato, ci hanno dato la vita. Ricordare, fare memoria.

La memoria è ciò che fa forte un popolo, perché si sente radicato in un cammino, radicato in una storia, radicato in un popolo. La memoria ci fa capire che non siamo soli, siamo un popolo, un popolo che ha storia che ha passato, che ha vita, memoria di tanti che hanno condiviso con noi un cammino e sono qui nelle tombe.

Non è facile fare memoria, noi tante volte facciamo fatica a tornare indietro col pensiero a quello che è successo nella nostra vita, nella nostra famiglia, nel nostro popolo, ma oggi è un giorno di memoria, la memoria che ci porta alle radici.
Alle radici del nostro popolo, e oggi è anche un giorno di speranza, c'è lo chiede la parola di Dio, che ci fa vedere cose che ci aspettano, un cielo nuovo, una terra nuova e la Santa città di Gerusalemme nuova.

Bella l'immagine che usa per farci capire quello che ci aspetta, l'ho vista scendere dal cielo di Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Ci aspetta la bellezza, memoria e speranza, speranza di incontrarci, speranza di arrivare dove c'è l'amore che ci ha creati dove c'è amore che ci aspetta, l'amore di Padre e fra memoria e speranza c'è la terza dimensione, quella della strada che noi dobbiamo fare e che noi facciamo, è che come fare la strada senza sbagliare. Quali sono Le luci che ci aiuteranno a non sbagliare la strada, qual è il navigatore che lo stesso Dio ci ha dato per non sbagliare la strada.

Sono le beatitudini che nel Vangelo Gesù ci ha insegnato, queste beatitudini, la mitezza, la povertà in spirito, la giustizia, la misericordia, la purezza di cuore sono le luci che ci accompagnano per non sbagliare strada. Questo è il nostro presente. Nel cimitero dove andiamo ci sono le tre dimensioni della vita, la memoria possiamo vederla nelle tombe la speranza la celebreremo nella fede, non nella visione e le luci per guidarci nel cammino per non sbagliare strada le abbiamo sentite nel Vangelo, sono le beatitudini.

Chiediamo al Signore che ci dia la grazia di mai perdere la memoria, mai nascondere la memoria, memoria di persona, memoria di famiglia, memoria di popolo e che ci dia la grazia della speranza perché la speranza è un dono suo, saper sperare, guardare l'orizzonte, non rimanere chiusi davanti a un muro, guardare sempre l'orizzonte è vivere la speranza, e ci dia la grazia di capire quali sono le luci che ci accompagneranno sulla strada per non sbagliare e così arrivare dove ci aspettano i nostri cari con tanto amore.

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