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Sulla mia strada

«Il Signore ci ha affidato tante opere di carità»

Monsignor Sergio Salvini commenta il Vangelo di domenica 12 ottobre

Gesù

Vangelo, Luca 17,11-19

"Gli vennero incontro dei lebbrosi". In un altro passo del Vangelo è detto che Gesù, toccò" il lebbroso presentatosi a lui.
Gesù si lascia dunque incontrare, egli si è fatto nostro prossimo per essere incontrato da noi proprio sulla soglia più tragica e pesante della sofferenza. Dalla croce egli ci insegna a cercare nel malato lo stesso suo volto, ad avvicinare chi soffre proprio là dove questi sperimenta la sua indigenza.

L'esempio di Cristo ci deve incoraggiare a persistere nell'impegno nei confronti di quelle situazioni sociali che risultano tuttora insensibili o impotenti di fronte al dramma della lebbra. Non ci si deve arrendere, se gli sforzi appaiono talvolta privi di risultato o se ci si trova di fronte ad ambienti nei quali il terrore del male ispira misure di difesa disumane, frutto di avversioni istintive e irrazionali verso il malato.
Dobbiamo continuare ad operare perché proprio questi ambienti, che sembrano più refrattari, si aprano anch'essi alla speranza.
Accogliamo il grido rivolto a Gesù dagli stessi lebbrosi: "Gesù, Maestro, abbi pietà di noi" (Le 17, 13).
Il Signore ha affidato alle nostre mani tante opere di carità, affinché mediante esse divenissimo corresponsabili del suo disegno di salvezza.

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