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Sulla mia strada

Il legame tra la povertà e il cammino che porta a Dio

Monsignor Sergio Salvini commenta il vangelo del fine settimana

San Francesca d'Assisi

Sabato 4 ottobre, San Francesco d'Assisi.


Ecco, oggi ci cade. Chi era Francesco? Era la povertà incarnata, via verso Gesù. Il tesoro del povero di spirito, al servizio degli altri.
Un giorno, mentre pregava nella chiesa di San Damiano, San Francesco d'Assisi udì queste parole: "Va' e ripara la mia casa in rovina".
Prese alla lettera quell'ispirazione e si dedicò alla ricostruzione della piccola cappella in rovina che si trovava nelle vicinanze di Assisi.
Più tardi, capì che per casa Dio non faceva riferimento soltanto ai templi materiali, ma alle persone, cioè ai cristiani della sua epoca, e quel restauro doveva realizzarsi con il distacco dei beni materiali.
Un altro giorno, dopo aver ascoltato le parole di Gesù: "Non portate né oro né argento né sacca da viaggio", si spogliò di tutto ciò che possedeva e iniziò una vita dedicata unicamente all'annuncio del Vangelo.
Francesco d'Assisi è stato un santo che, tra l'altro, ha scoperto il profondo legame tra la povertà e il cammino che porta a Dio. Tutti siamo chiamati a percorrere questa strada con la particolarità propria della vocazione che ognuno ha ricevuto.
Non ha lo spirito di Cristo chi non ama e non vive la virtù della povertà, e ciò vale per tutti: tanto per l'anacoreta che si ritira nel deserto quanto per il comune cristiano che vive nel mezzo della società umana. Come dire che per quanto le circostanze esterne delle persone siano molto diverse, tutte possono vivere la povertà con un autentico spirito cristiano.
Un santo suggerisce ai cristiani che vivono in mezzo al mondo alcuni modi di realizzare questo: non crearsi necessità ma usare bene quello che si ha, prescindere dall'altro, dare agli altri il meglio, accettare con gioia le scomodità, non turbarsi se viene a mancare qualcosa.
Allo stesso tempo, sottolineava che non si tratta tanto di vivere secondo una serie di criteri, ma di ascoltare la voce interiore che ci avverte che l'egoismo e la comodità ingiusta stanno inoltrando nella nostra vita.
Oggi possiamo chiedere a San Francesco d'Assisi che ci aiuti a vedere come possiamo percorrere questo cammino di povertà e grandezza che porta alla felicità accanto a Cristo."

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