Sulla mia strada
di Monsignor Sergio Salvini
30 Agosto 2024 14:57
"Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini (Mc 7,1-8.14-15.21-23)".
Ogni volta che Gesù comunica vita spuntano immediatamente i nemici della vita. Infatti, si riunirono intorno a lui i farisei e alcuni degli scribi.
Gli scribi erano i teologi ufficiali, il magistero della religione giudaica. Ecco il motivo: quando Gesù aveva dato i pani alla gente non aveva chiesto loro di purificarsi prima. Perché - e questo è il significato dell’Eucaristia – non bisogna essere puri per mangiare, ma è il mangiare che rende puri.
Ebbene, questo scandalizza, questa libertà scandalizza, e questi farisei e scribi rimproverano Gesù perché i suoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi.
La risposta di Gesù è sorprendente: si rivolge a loro dicendo… Bene ha profetato Isaia di voi! Il termine ‘ipocrita’ indicava il commediante, colui che lavorava al teatro. L’ipocrita era colui che, quando si esibiva al teatro non lo faceva con il proprio volto, ma con una maschera sul volto. E Gesù cita il profeta Isaia… Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore.
Ecco: il cuore nel mondo ebraico è la mente, la coscienza – e Gesù dice “è lontano da me”. Quindi tutto il vostro culto, tutta la vostra religiosità è soltanto una facciata esterna, sono altri i vostri interessi.
Così, il Maestro squalifica, “i precetti di uomini”. Loro pretendono di dare autorità divina a quelle che sono soltanto le loro invenzioni per dominare.
Allora Gesù chiama di nuovo la folla e si rivolge a tutti quanti. Dice “ascoltatemi”. È un invito a un ascolto attento, non solo all’ascolto, anche a comprendere, e Gesù fa qualcosa di grave, qualcosa di talmente grave che poi dopo dovrà scappare all’estero. “Non c’è nulla al di fuori dell’uomo che entrando in lui possa renderlo impuro”. Ed ecco l’indicazione di Gesù: quello che determina il rapporto con Dio non è qualcosa di esterno all’uomo, e neanche riguarda il culto, ma sono tutti i cattivi atteggiamenti che fanno male agli altri. E Gesù elenca dodici atteggiamenti tutti contro l’uomo e nessuno contro la religione.
Ed ecco la dichiarazione finale: tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo”. Quindi per Gesù la distinzione tra puro e impuro non procede da Dio. L’impurità nasce dalla cattiva relazione che si ha con gli altri.
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