Sulla mia strada
di Monsignor Sergio Salvini
26 Gennaio 2024 16:38
"Insegnava loro come uno che ha autorità (Mc 1,21-28)".
Il Signore insegna con autorità per liberare l'uomo da tutto ciò che lo imprigiona. Il Vangelo ci dice che la gente era stupita del suo insegnamento. Lo stupore è esperienza felice e rara che sorprende e scardina gli schemi, che si inserisce come una lama di libertà in tutto ciò che rinchiude e così fa respirare meglio man mano che entra aria nuova e si dilatano gli orizzonti.
San Benedetto nella sua regola diceva: “A guardare Gesù ed ascoltarlo con orecchio incantato, stupito, con occhio meravigliato; guardando come innamorati e ascoltando come bambini, pronti a meravigliarci, perché sentiamo parole che toccano il centro della vita e lo liberano”.
Autorevoli sono soltanto le parole di chi è amico della vita; Gesù ha autorità perché non è mai contro l'uomo ma sempre in favore dell'uomo.
Sono autorevoli soltanto le parole di chi è credibile, quando il messaggero e il messaggio coincidono. Dicono ciò che è ed è ciò che dice.
Anche noi se vogliamo essere testimoni credibili dobbiamo annunciare il Vangelo con verità di vita, perché è un seme che fruttifica senza che sappiamo come, ma più ancora, farlo diventare. I testimoni silenziosi sono i più efficaci ed autorevoli. Diceva Camus: “Sono sempre i pensieri che avanzano con passo di colomba quelli che cambiano il mondo”.
Nella sinagoga le parole di Gesù e il suo miracolo provocano timore, meraviglia.
La domanda che si fanno l’un l’altro è un po’ un riassunto di tutto quello che è successo. Tutti si chiedono chi sia costui? E’ una domanda che si ripete nella prima parte del vangelo di Marco e trova la risposta in un atro capitolo, quando Pietro confesserà: Tu sei il Cristo.
Gesù ordinò severamente al male: «Taci! Esci da lui!». È imperativo il comando di Gesù di fare silenzio sulla sua identità, che caratterizza il cosiddetto segreto messianico. Questo comando dato ai demoni però ha una sfumatura particolare: infatti essi non intendono fare una professione di fede, bensì manipolare il potere del suo nome divino.
Davanti a Gesù il demonio non può far altro che obbedire, però si vendica sul corpo del povero indemoniato, facendolo soffrire e gridare. La sconfitta del demonio attesta l’arrivo della signoria di Dio e l’azione potente di Gesù che accompagna la sua parola, con la buona notizia. Gesù è il Santo di Dio, e il demonio lo riconosce come tale.
Santo significa messo da parte, riservato per Dio in vista di una missione. L’esorcismo sarà la prima azione potente di Dio, segno che il Regno è ormai presente. Il brano del vangelo conclude con l’amplificazione della fama di Gesù per tutta la regione della Galilea.
Copyright © 2020 FONDAZIONE LA SESIA via Quintino Sella 30, 13100 Vercelli Reg. Imprese VC C.F. 00146700026 - P.IVA IT 00146700026 - R.E.A. VC44243
Powered by Miles 33
Commenti
Condividi le tue opinioni su La Sesia