Sulla mia strada
di Monsignor Sergio Salvini
1 Dicembre 2023 17:23
"Vegliate: non sapete quando il padrone di casa ritornerà (Mc 13,33-37)".
L'esortazione di Gesù in questo brano del Vangelo di MARCO, iniziando il nuovo anno liturgico, il tempo d’AVVENTO, non è di capire la data del ritorno del Signore, ma di stare attenti, di vegliare, e di pregare, proprio perché non sappiamo quando arriverà quel momento.
L’invito a fare attenzione fa pensare a un evento di estrema importanza e l’invito a vegliare rimanda ad un’ambientazione notturna perché «vegliare» significa «illuminare la notte».
Per farci comprendere il suo invito, Gesù ci racconta una parabola pervasa dalla fiducia: un padrone parte per un lungo viaggio e lascia la sua casa e i suoi beni nelle mani dei suoi servi dando loro il potere di gestire tutto, ciascuno secondo il proprio compito, e assegna al portiere l’incarico di supervisore, di sentinella deputata a vegliare sulla casa e sui servi. Il Signore affida a noi con piena fiducia la sua casa (il mondo, la storia), contando sulla nostra capacità di amministrare i suoi beni. Non avendo però indicato l’ora precisa in cui rincaserà («sera» o «a mezzanotte» o «al canto del gallo» o «al mattino»), il ritorno sarà necessariamente caratterizzato da un’irruzione improvvisa, sarà difficile da prevedere. Pertanto, per non mancare all’appuntamento con il padrone e festeggiare degnamente l’evento del suo ritorno, occorre prontezza, fedeltà e lucidità. Egli arriverà all'improvviso, e saremo giudicati in base a quanto stiamo fedelmente vivendo per lui, impegnandoci in quello che Egli ci ha dato da fare.
Vegliare è il ministero di chi sa attendere con amore la manifestazione del Signore. Vegliare è scegliere di venire alla luce, è saper attendere la salvezza riconoscendo il Signore che irrompe nel nostro quotidiano per fargli spazio nei pensieri, nei sentimenti, nelle azioni.
Se noi viviamo in santità, per fede, saremo pronti. Quindi, il punto importante è che finché Gesù Cristo non ritorna, ci saranno falsi insegnanti. Ci sarà chi cerca di ingannarci. Ci sarà tribolazione e persecuzione. Ma Gesù Cristo starà con noi. Dio non permetterà che siamo tentati oltre le nostre forze.
Con oggi ha inizio l’Anno Liturgico B, durante il quale saremo accompagnati nella lettura dal Vangelo di Marco, il secondo dei quattro vangeli canonici del Nuovo Testamento, probabilmente il primo ad essere scritto. Marco racconta la vita e le opere di Gesù con un focus particolare sulla natura messianica di Cristo e con precisazioni linguistiche che fanno pensare che l’autore intendesse rivolgersi a tutti, non solo agli ebrei.
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