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Sulla mia strada

"Gesù è l'incarnazione nella storia della premura e del cuore di Dio"

Monsignor Sergio Salvini commenta il Vangelo di domenica 26 novembre

Cristo Re

"Siederà sul trono della sua gloria e separerà gli uni dagli altri (Mt 25, 31-46)".

Gesù cominciò il suo ministero presentandosi con piglio risoluto dicendo:
Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è qui: convertitevi e credete al vangelo.
Che cosa c'era da vincere e cambiare? Nella festa di Cristo re dell'universo la Chiesa vuole che ne comprendiamo qualcosa.
Gesù è l'incarnazione nella storia della premura e del cuore di Dio, il quale, vedendo il suo popolo disperso e distrutto, prende la decisione coraggiosa di intervenire personalmente: "Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e ne avrò cura”. Gesù è "il buon pastore, che offre la vita per le pecore".

L'immagine del pastore indica uno stile. Le opere di Gesù dicono tutto il contenuto di questo Regno: la grande battaglia contro ciò che opprime l'uomo. Guarisce i malati, perdona i peccatori, risuscita i morti, giudica severamente i prepotenti, vince satana... e alla fine, con la sua risurrezione, vince anche la padrona del mondo che è la morte.
Cristo è il primo a vincere, non come unico, ma come primogenito di altri fratelli: "Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti. Per causa sua viene la risurrezione dei morti; e tutti riceveranno la vita in Cristo".
La sua lotta contro ogni ingiustizia e prepotenza, contro ogni strafottenza nei confronti dell'uomo e di Dio esprime l'appoggio di Dio per ogni causa di liberazione ed elevazione umana. La sua vittoria, in croce e nella risurrezione, rivela pienamente quanto Dio si sia impegnato per noi e come abbia capovolto le sorti degli uomini e della storia. Il Regno, seminato nella storia, cresce col ritmo delle nostre libertà umane perché Dio vuole accoglienza e collaborazione. Solo alla fine raggiungerà il suo compimento nella piena ed esclusiva signoria di Dio, quando appunto "Dio sarà tutto in tutti". Cristo è stato l'inizio. Bisogna infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi".

Questi nemici sono i nemici dell'uomo. E poi sarà una sorpresa per tutti. Alcuni se ne andranno al supplizio eterno. Dirà loro: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Agli altri dirà: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il Regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo, perché voi - questa è la motivazione - avete agito come me: ho amato gli uomini fino a morirne. Voi avete portato avanti il Regno di Dio, che è salvezza e vita per tutti. 

E con questa domenica si chiude l’anno liturgico.

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