Sulla mia strada
di Monsignor Sergio Salvini
1 Settembre 2023 16:55
"Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso (Mt 16,21-27)".
Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.
Pietro aveva appena riconosciuto che Gesù era il Cristo, il Messia atteso da Israele. D'ora in poi Gesù può spiegare ai suoi discepoli il modo in cui avrebbe realizzato il suo essere discendente di Davide. E' necessario che egli vada nella città regale, Gerusalemme. Egli salirà sul trono di Davide, ma questo trono significherà soprattutto la sofferenza. Anche Davide dovette soffrire molto, ma non fu ucciso in modo violento.
Gesù sarà ucciso invece perché egli non solo è re dei Giudei, ma anche profeta. E' questo il modo in cui Gesù realizzerà il suo essere Messia.
Gesù parla del suo destino e poi coinvolge nella stessa sorte anche i suoi discepoli. Non c'è altra via se non quella tracciata dal proprio maestro.
A Pietro è stato comandato di tornare dietro a Gesù. La stessa espressione ritorna qui.
Chi vuole venire dietro di me deve rinnegare se stesso, rinunciare alle proprie idee riguardo a Gesù (cosa che Pietro evidentemente non aveva fatto) e seguire il suo esempio.
Cosa significa? Significa prendere la croce. Tutti gli Israeliti conoscevano il modo barbaro con cui i romani giustiziavano i condannati a morte.
Essi venivano inchiodati alla croce, ma prima per essere scherniti e umiliati dovevano recarsi al luogo del supplizio portando in spalla la propria croce (o per lo meno l'asse trasversale). Tutte cose che poi accadranno a Gesù. Con queste parole Egli indica ai suoi discepoli la propria sofferenza salvifica, che dovrà essere anche la loro.
Si può salvare la propria vita solo rassegnandosi a perderla, mentre la si perde proprio se la si vuol salvare. Il verbo "trovare" è legato a un senso di gioia. Quando professiamo che Gesù è "Cristo e Signore", noi esprimiamo la sua vera identità. Ma il contenuto profondo di questi titoli - il Messia crocifisso-risorto, che salva col dolore trasformato dall'amore - lo accettiamo veramente?
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