Sulla mia strada
di Monsignor Sergio Salvini
4 Agosto 2023 10:25
Anche quest’anno ad agosto si snoda tra la Festa della Trasfigurazione del Signore e l’Assunzione della Beata Vergine Maria.
La prima festa ha un taglio prettamente orientale, tant’è che il Canone ortodosso parla di inaccessibile, luce infinita, effusione inconcepibile dello splendore divino, gloria ineffabile, gloria suprema dell’umanità, gloria primordiale e atemporale del Figlio, regno di Dio, bellezza vera e amabile della divina e beata natura, gloria naturale di Dio e della divinità del Padre e dello Spirito, risplendente nell’unico Figlio. Quindi la Trasfigurazione rappresenta un varco offerto per scoprire l’immagine di Dio che è stata impressa in ciascuno di noi e per potersi inabissare nella gioia. Nel brano del Vangelo, Gesù Trasfigurato è presentato con un lessico che rifulge di luce divina: “Il suo volto brillò come il sole” e le sue vesti divennero “candide come la luce”.
Non a caso potremmo dedurre che anche il tempo giochi la sua parte tra luce, splendore e calore. Si rende interprete anche la montagna: il TABOR e il CALVARIO. La trasfigurazione è possibile solo attraverso il cammino della croce. Nella vita di Gesù è stato così, lo è anche nella nostra vita. E proprio quando verifichiamo che questo accade, noi possiamo essere sicuri che stiamo camminando sulle orme di Gesù, non su cammini che sono i nostri. Davvero Tabor e Golgota non devono essere mai disgiunti, ma devono essere compresi l’uno accanto all’altro, come un solo e unico mistero.
La seconda festa di questo mese estivo è tutta mariana, ma anch’essa avvolta di luce e splendore in onore della Vergine Madre.
Quale luce ci dà in modo speciale questo mistero di Maria? Diceva Papa San Paolo VI: Ce ne dà molte, di luci. Ma quella che ci sembra specifica, essenziale, caratteristica è che ci ricorda che la sorte di Maria sarà la nostra; che anche noi siamo vite che il Signore ha creato da rendere immortali, da destinare a una vita che trapassa i confini del tempo e gli anni trascorsi quaggiù, così labili, così fugaci, così logoranti, per darci, invece, una vita piena, perfetta, santa e soprattutto, fuori del tempo: non ha orologio, limiti, non ha calendario, non si esaurisce nella sua durata, ma resta assorbita nella sempre fresca, viva, nuova visione di Dio; è la vita eterna.
È bello vivere, con questa agilità spirituale, la vita presente: i dolori, le fatiche, le delusioni, i pesi, le responsabilità cambiano di gravità; e invece di essere ostacoli diventano i gradini per raggiungere il traguardo, la vetta a cui siamo indirizzati.
In questo mese non sarà pubblicato nessun commento al Vangelo della domenica, ma assicuro che partendo per Lourdes, con il pellegrinaggio diocesano vercellese OFTAL, con tante persone, guidati dal nostro Arcivescovo Marco, assicuro che scriverò i vostri nomi davanti all’Immacolata Vergine, perché ci siate tutti: voi lettori, voi ammalati, voi anziani soli, voi tribolati, voi famiglie, voi singoli, voi poveri. Tutti Voi a casa! Con tutti gli amici della redazione del giornale. La realtà del mistero di Maria, illumini la vita di tutti, di speranza, di gaudio anticipato, di forza morale, di gioia cristiana; e ripetiamo così con Lei; quanto è grande il Signore!
Ciao, don Sergio
Copyright © 2020 FONDAZIONE LA SESIA via Quintino Sella 30, 13100 Vercelli Reg. Imprese VC C.F. 00146700026 - P.IVA IT 00146700026 - R.E.A. VC44243
Powered by Miles 33
Commenti
Condividi le tue opinioni su La Sesia