Sulla mia strada
di Monsignor Sergio Salvini
16 Aprile 2021 17:14
Si legge nel Vangelo di Luca: "Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno".
La croce ha sconcertato i discepoli. Tuttavia la croce non è l’ultima parola su Gesù. Dio lo ha risuscitato dai morti, come testimoniano Pietro e gli altri Apostoli.
Se è risorto è vivo, e quindi è tra noi, nostro contemporaneo, cammina sulla nostra stessa strada. Irriconoscibile all’occhio fisico, ma non a quello della fede. La risurrezione ha accreditato Gesù come Signore, ha svelato pienamente il senso della croce, che non è un incidente di percorso, ma il vertice, il cuore del Mistero del Dio con noi, come nostro Salvatore.
Dio ha proprio scelto la croce per mostrare il suo Volto e il suo fare tra noi, perché non è un Dio che si impone con potenza, ma con l’amore. L’itinerario dei discepoli di Emmaus per incontrare e riconoscere Gesù è segnato da tre tappe precise.
Anzitutto da una lectio biblica che scalda il cuore ai discepoli e illumina pienamente il disegno di Dio, incentrato sulla Croce. E’ la Parola di Dio la lente d’ingrandimento che fa vedere fino in fondo il valore dell’evento pasquale e della morte di Gesù.
Senza la Bibbia non si conosce il vero volto di Dio e il suo disegno. Lo riconobbero allo spezzare del pane. Sta qui il luogo scelto da Cristo perché lo possiamo incontrare e riconoscere: il segno dell’Eucaristia. Nel segno della Croce si fa memoria della sua immolazione per noi e ce ne comunica il frutto salvifico. Chi mangia di me vivrà per me. Solo qui avviene - accade oggi e sempre - l’incontro salvifico di Cristo con noi: nella messa. Solo qui riusciamo a riconoscere Gesù come nostro salvatore e a incontrarlo vivo ed efficace per il nostro riscatto e rinnovamento. Alla fine i due ritornano a Gerusalemme. Lì la loro esperienza di fede riceve la conferma di tutta la comunità cristiana. Nella celebrazione comunitaria la piccola esperienza personale di fede trova conferma, verifica e rafforzamento. Solo lì ci sono la Parola, il Sacramento e la testimonianza dei fratelli che sostengono e fanno crescere la nostra consapevolezza di essere figli ed eredi di Dio e fratelli tra di noi.
Resta con noi, Signore, che si fa sera. Sembra anche a noi a volte che la fede venga meno nel nostro mondo e nel nostro cuore. Una invocazione ci deve essere. Dio ci cerca, Dio si accompagna a noi, ma vuole che esprimiamo almeno il desiderio e la nostalgia di lui.
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