Serie c
di di Alex Tacchini
23 Febbraio 2025 17:52
Foto di Stefano Zanello
Serie C Now 2024-25/Girone A: 28.a giornata
Domenica 21 febbraio 2025
Chioggia (VE), stadio comunale "Aldo e Dino Ballarin" - ore 15:00
UNION CLODIENSE-PRO VERCELLI 2-0
UNION CLODIENSE (4-3-2-1): Gasparini; Lattanzio, Munaretto, Salvi, Sinn; Serena, Cester, Mora (73’ Vukusic); Sinani (59’ Martignago), Zigoni (87’ Scapin); Biondi. A disp.: Pezzolato, Kostadinov, Firenze, Manfredonia, Orfei, Tavcar, Vukusic, Chiwisa, Regonesi. All.: Bruno Tedino.
PRO VERCELLI (3-5-2): Franchi; Clemente, Marchetti, De Marino (86’ Rutigliano); Pino (63’ Antolini), Vigiani, Emmanuello, Iotti, Iezzi (1’ st A. Romairone); Coppola (1’ st Siafa), Comi. A disp.: Rizzo, Cirillo, La Rosa, Condello, Carosso, Niang. All.: Marco Banchini.
Arbitro: Andrea Zoppi di Firenze (Bruno Galigani di Sondrio e Federico Mezzalira di Varese; IV: Marco Costa di Busto Arsizio).
MARCATORI: 15’ pt Sinn (UC), 46’ pt su rigore Zigoni (UC).
Ammoniti Clodiense: 5’ pt Sinn; 59’ Sinani, 77’ Munaretto.
Ammoniti Pro: 38’ pt Iezzi.
Corner: 4-6.
NOTE - Pomeriggio quasi primaverile con splendido cielo sereno e temperatura gradevole (11°). Vista incantevole sul mare di Chioggia. Terreno in manto naturale in eccellenti condizioni. Spett.: 700 circa (17 da Vercelli). Clodiense tutta in granata, Pro in completo bianco, terna in divisa turchese (maglia e calzettoni) e pantaloncini neri. Rec.: 2’+5’.
Al peggio non sembra esserci proprio mai fine. Se prendete la cronaca delle ultime gare della Pro Vercelli (e in genere della sua storia) il dato di far risorgere le squadre meno dotate dei vari campionati viene puntualmente, costantemente, immarcescibilmente confermata, anche se ogni volta i tifosi dei Leoni sperano in una inversione di tendenza. Ebbene, in laguna, questa inversione non si è verificata neppure stavolta. L’Union Clodiense è mesto (ma non rassegnato) fanalino di coda? Ecco allora ecco che va in scena la peggior prestazione nella prima frazione della stagione dei bianchi. A poco o nulla varrà una ripresa combattuta e generosa. C’è una azione al 94’ che può essere emblematica: il rinvio sulla schiena di un avversario da parte del portiere della Pro Franchi. Che alla fine risulterà il miglior uomo in campo dei suoi. Come avrebbe detto Peppino de Filippo a Totò: “…Ho detto tutto!”.
TATTICAMENTE, mister Bruno Tedino ripropone il 4-3-2-1 (o 4-3-3), senza Brzan, Pozzi, e Nelli ma con le novità (rispetto all'ultimo match) Munaretto, Salvi, Cester, Biondi e Mora in campo dal primo minuto e allora: l’ex Gasparini (in via Massaua nel 2021-22) tra i pali, difesa con Lattanzio, Munaretto, Salvi e un Mora assai mobile. Serena, Cester, Sinn (assai pericoloso sulla mancina) in mezzo al campo, con Sinani (sempre presente, ma altrettanto impreciso) e l’ex Zigoni (fu leone nel 2012-13) ad imbeccare Biondi nel tridente offensivo. L’altro ex, Firenze (2017-18, l’anno di Grassadonia), parte dalla panchina. Risponde il canonico e ormai rodatissimo 3-5-2 della Pro guidata da Marco Banchini (Iezzi e Carosso nuovamente abili e arruolabili, non così Anton e Schenetti) con Franchi tutto di giallo vestito in porta; retroguardia a tre con l’asse ormai titolare composto da Clemente, Marchetti e De Marino. Nel settore nevralgico, operano Pino e Iezzi sulle ali, con Vigiani, Emmanuello e Iotti ad orchestrare al centro. L’attacco è affidato al duo Comi-Coppola. L’ex Niang è in panchina.
LA GARA. La prima conclusione è della Pro al 2’ pt e porta la firma di Vigiani. Sfera che però va a far concorrenza al volo dei gabbiani in laguna. Al 5’ pt c’è il giallo a Sinn per intervento-killer su Vigiani. Pino per Comi di testa, sfera sempre in ‘zona albatros’. Il tema è/sarebbe chiaro: forcing della Pro (come avvenuto a Lecco) alla ricerca del gol. La spinta iniziale leonina cala però già dal 10’ pt e allora è la “Cioxa” a provare qualche sortita offensiva: ne è l’esempio il corss di Munaretto per Zigoni che qualche apprensione a Franchi la crea, così come poco dopo il timore si palesa in rete. Corre il 15’ pt e l’Union è in vantaggio con Sinn bravo a ribadire in rete la sfera rimbalzata dopo la gran botta di Zigoni (sì: la Pro è sotto per 1-0 anche col fanalino di coda). In difesa, potrebbe campeggiare il motto “non Leoni, ma gatti di marmo”. Il bello (o il brutto) è che Sinani potrebbe pure raddoppiare col rasoterra al 17’ pt. Vero è anche che un Vigiani in gran forma andrebbe maggiormente tutelato dal referee, che in alcuni frangenti non ravvisa neppure chiare infrazioni sul giovane centrocampista offensivo piemontese. Al 20’ pt si può dire che la gara sia non solo brutta, ma pure priva della necessaria reazione del team allenato da Marco Banchini. Il che ha francamente, mentalmente, tatticamente (l’unico, prevedibilissimo tema è sempre e solo il cercare una spizzata del capitano), tecnicamente, “graduatoriamente”, dell’incredibile. Sorge allora il dubbio che ai ragazzi le gambe (soprattutto in mediana) non girino fisicamente come dovrebbero. L’asse Sinn-Zigoni crea ancora al 24’ pt, ma il referee ravvisa un fallo che fortunatamente sigilla tutto. Franchi è bravissimo a bloccare il diagonale diretto in rete al 27’ pt. La Pro, in questa fase, sta a guardare. A nulla serve il traversone di Iotti al 28’ pt: non c’è trama, non c’è gamba, non ci sono idee. Il campanello prova a squillarlo Comi al 30’ pt: il suo colpo di testa diretto all’incrocio dei legni è annullato alla grande da Gasparini. Franchi è poi semplicemente straordinario ancora su Sinani al 35’ pt, quando da tre metri gli arriva una bordata potente ma centrale, deviata in angolo. Il gesto tecnico dell’estremo ‘provercellese’ vale un gol: senza questa e la prodezza precedente (quella al 27’ pt), la Pro sarebbe sotto per 0-3 con l’ultima della classe. Dunque, gara sin qui decisamente da matita rossa per le Bianche Casacche. La girata in rovesciata di Sinani è più da bustina delle figurine Panini che pericolosa, però di fatto rappresenta l’ennesima azione con tiro a rete dei padroni di casa. Lattanzio (actor studio, metodo Stanislavskij) è a terra, il referee fischia qualche secondo dopo, l’11 granata chiede provvedimenti per Comi, che però ne esce giustamente intonso. Le gambe in corsa di Marchetti atterranno Zigoni e decretano il penalty (assai dubbio, per non dire regalato, ma tant’è) al 45’ pt. Sul dischetto si porta lo stesso Zigoni (dopo un battibecco con Biondi) che trasforma con una traiettoria imprendibile per Franchi, che aveva intuito. Ribadiamo. Si tratta, senza alcun dubbio, della peggiore frazione disputata dall’11 bianco da quando Banchini è alla guida tecnica della Pro.
RIPRESA. Banchini ha deciso: Siafa e Alessandro Romairone “in” per Coppola e Izzi, la Pro scende in campo con idee chiare. 2’ st: traversone di Romairone, Rovesciata di Comi: palla fuori. 6’ st: Siafa a botta sicura, parata di Gasparotto in angolo. Contro-cross di Comi a sfiorare i montanti: la Pro ora (finalmente) gioca eccome. Iotti ci prova al 57’. C’è solo la Pro in campo, ma lo score è sempre 2-0 per i granata di Tedino. Nell’Union ora (59’) scende in campo Martignago in attacco, insieme a Zigoni. 63’: Antolini per Pino, la Pro ora ce la sta davvero mettendo tutta. I corner ora sono 4, ma il bolide di Emmanuello termina alto. L’arbitro Andrea Zoppi di Firenze si dimostra poi poco scaltro a non concedere un rigore che sarebbe riparatore su Comi al 74’ (poi si inventa pure un fallo inesistente di Siafa in area, mentre si era in attacco). Vero è che le compensazioni non sono previste dal regolamento, ma… Intanto, al 77’ è ancora 0-2. Sia però ben chiaro: l’arbitro, in questa disfatta (leggi commovente trionfo granata) c’entra poco o niente. Incredibile quanto accade all’80’: su calcio d’angolo Clemente non riesce a girare in rete una sfera che pareva essere indirizzata in gol senza il suo tocco (!). Gasparini è favoloso nel chiudere su un Ale Romairone lanciato a rete al minuto 84. Certo, ai “ragazzi” (che continueranno a spingere indefessi sino all’ultimo secondo) in questa ripresa non si può dire proprio nulla (possesso palla 57% a 47%). Però la gara termina con la parata di Franchi su Scapin al 91’ (poi quella Gasparini su Comi al 94’) e soprattutto con l’ultima squadra in classifica che non solo non ruba nulla, ma va a vincere capitalizzando meritatamente la prima parte di match (tra l’altro, prima, storica vittoria davanti al pubblico amico della Clodiense). L’ennesima gara che teoricamente poteva e doveva portare ai Leoni punti, è stato fallito. Analisi, correttivi, contromosse, sedute sul lettino dello psicanalista (spogliatoio e dirigenza, nessuno escluso) sono ovviamente attese nelle prossime ore in via Massaua. In palio, per il blasone dei sette scudetti, c’è molto. Forse la sua stessa esistenza. L’augurio è che chi è al timone del Veliero bianco ne senta pienamente tutta la responsabilità.
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